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JE SUIS KENYA

Zenone di Elea

(se vuoi, scarica il testo in formato ODT o PDF)

6 aprile 2015


L’attaque de Garissa au Kenya, d’une rare barbarie n’est pas sans rappeler celui de Charlie et Bardo. Mais en pire, en terme de victimes. Cent quatre huit âmes emportés par les shebabs. Quarante huit heures après, pas de réaction à la hauteur de celle de CHARLIE. N’est ce pas la même chose? N’est ce pas du terrorisme? N’est ce pas de vies humaines perdues?

Sur les reseaux sociaux ces questions sont sur toutes les lèvres. Pourquoi, y’a pas de réactions digne de ce nom. Où sont les chefs d’Etats?

Les «je suis Charlie» étaient des millions, les «je suis Bardo» quatre cent lors des marches de protestations à Paris et Tunis. Jusqu’ici, pas de marche «je suis kenya» en vue.

(Cfr. Kenya: L’horreur en images, pas de marche «je suis Kenya»?

https://afrique360.com/2015/04/04/kenya-lhoreur-en-images-pas-de-marche-je-suis-kenya_24744.html)


"Eichmann in Jerusalem - A Report on the Banality of Evil" è un saggio di Hannah Arendt del 1963, in cui raccoglie i resoconti pubblicati come corrispondente del settimanale New Yorker per il processo ad Adolf Eichmann, gerarca nazista catturato nel 1960 e processato a Gerusalemme nel 1961. Un testo che ha avuto una grande fortuna, grazie al suo titolo, ma che in realtà è solamente la cronaca giudiziaria di un processo che secondo taluni non doveva svolgersi in Israele, ma in un paese terzo.

Il problema della “banalità del male” dunque resta, non è stato certo risolto dalla Arendt. Lo abbiamo visto nei Balcani, dove ragazzi che fino alla sera prima erano stati in discoteca a ballare insieme, finirono col massacrarsi il giorno dopo trovandosi su fronti opposti, spesso non per scelta ma solo per caso.

La guerra del califfato (a noi conviene accantonarlo come terrorismo, così ci illudiamo di poter continuare il nostro sonno beato) la “banalità del male” ce l'ha portata in casa, nella redazione di un giornale a Parigi, poi vicino alle porte di casa, in un museo di Tunisi.

www.nytimes.com - Somali Militants Kill 147 at Kenyan University

 Per la strage in redazione i social network sono impazziti ed hanno fatto a gara a definirsi “Je suis Charlie”, con parata mediatica ai funerali di Parigi di numerosi capi di stato, con matite schierate a migliaia in nome della libera stampa. Per la strage nel museo gli indignati sono stati molto meno.

Per il Kenya dove i morti sono stati oltre dieci volte quelli di Parigi tutti zitti o quasi. Nessuno ha innalzato cartelli o pubblicato logo sui social con scritte “Je suis Kenya” o “Je suis Garissa”. L'Africa centrale è lontana, possiamo continuare a dormire, tranquilli. Sono, anzi erano, solo degli studenti africani. Dire poi che fossero anche dei cristiani non serve, essendo africani erano cristiani di serie B.

Il sonno della ragione genera mostri e noi dormiamo. Quando ci sveglieremo sarà tardi, troppo tardi. La banalità del male ci avrà sommerso, come un colpo di piccone che buttava giù una statua ad Hatra, patrimonio dell'Unesco.

Tutto questo perché chi nasce a certe latitudini pesa meno, noi meridionali lo sappiamo molto bene, da oltre cento cinquanta anni.

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Kenya: le massacre de l'université de Garissa indigne moins le monde que Charlie Hebdo - https://lci.tf1.fr/monde/afrique/je-suis-kenyan-147isnotjustanumber-l-universite-de-garissa-8590204.html
Somali Militants Kill 147 at Kenyan University - By Jeffrey Gettleman, Isma’il Kushkush and Rukmini Callimachi - https://www.nytimes.com/2015/04/03/world/africa/garissa-university-college-shooting-in-kenya.html?_r=0
Kenya: L’horreur en images, pas de marche «je suis Kenya»? - https://afrique360.com/2015/04/04/kenya-lhoreur-en-images-pas-de-marche-je-suis-kenya_24744.html
Le Kenya, choqué au lendemain du massacre de Garissa - https://www.liberation.fr/monde/2015/04/03/attaque-de-garissa-le-kenya-ne-se-laissera-pas-intimider_1234292
«Più martiri oggi che nei primi secoli Un crimine, il mondo non resti inerte» - «Più martiri oggi che nei primi secoli - Un crimine, il mondo non resti inerte»
Iraq, devastata l'antica città di Hatra - https://www.avvenire.it/Mondo/Pagine/Iraq-continuano-devastazioni.aspx
Isis video confirms destruction at Unesco world heritage site in Hatra - https://www.theguardian.com/world/2015/apr/05/isis-video-confirms-destruction-at-unesco-world-heritage-site-on-hatra



















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