CLAMOROSA INIZIATIVA
Provocatoria proposta dellAssociazione Culturale "Due
Sicilie" di Gioiosa Jonica (RC) (il cui Presidente è Nicola
Zitara): inviare una lettera a migliaia di Sindaci di tutta l'Italia per
cambiare nomi a vie e a piazze. Si tratterebbe praticamente di cancellare
nomi considerati illustri fino ad ieri, e che oggi hanno perso il loro smalto
grazie ad una ricerca storica meno legata alla oleografia risorgimentale
Egr Sig Sindaco,
In un saggio dal titolo "La repressione del dissenso politico nell'Italia liberale: stati d'assedio e giustizia militare" ("Rivista di storia contemporanea", 1976, n. 4), l'ex magistrato ed ex presidente della Camera dei Deputati, Luciano Violante, rileva l'illegittimità costituzionale di una legge del 1863 (con riferimento all'art.71 dello statuto albertino), rivolta alla repressione del brigantaggio nelle province meridionali, tristemente nota come legge Pica dal nome del suo presentatore.
Indipendentemente dal giudizio tecnico-politico sulla costituzionalità
della legge, la valutazione che la storiograffla italiana ha dato, a partire
dalle opere di Piero Gobetti e di Antonio Gramsci, e continua a dare, sulle
operazioni militari dirette alla repressione del moto, è pesantemente
negativa: una macchia sull'onore dell'esercito piemontese. E' un fatto che
questo si rese colpevole di uccisioni indiscriminate di briganti, e di non
briganti a mero scopo intimidatorio, di fucilazioni sommarie di contadini
e contadine, dell'incendio e del saccheggio di centinaia e centinaia di
villaggi, di stupri e di altre violenze private, della persecuzione dell'intera
classe dei poveri.
La repressione del brigantaggio fu un'operazione selvaggia, che determinò
l'insicurezza del vivere per i cittadini di una ventina di province e segnò
di amare conseguenze tutte le regioni meridionali per oltre un cinquantennio.
Non si tratta di un giudizio, ma della dura rappresentazione dei fatti.
In particolar modo la condanna della storia si abbatte su Nino Bixio, Raffaele
Cadorna, Enrico Cialdini, Giuseppe Govone, Alfonso Lamarmora, Giuseppe Pica,
Ferdinando Pinelli, Pietro Quintini, Gaetano Sacchi, Silvio Spaventa.
Qualunque celebrazione di questi personaggi è un'onta alla civiltà,
al diritto, alla morale corrente, alla memoria storica ed alla dignità
delle popolazioni meridionali.
Siamo certi che Codesta Municipalità, come primo atto, vorrà
rimuovere le lapidi o altri pubblici segni che ne ricordino il nome e che
vorrà cambiare la denominazione delle vie e delle piazze a costoro
intitolate, dedicandole a chi ha reso veramente onore alla cultura ed alla
civiltà.
ASSOCIAZIONE DUE SICILIE - GIOIOSA JONICA (RC)
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fax n. 1782284791
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