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Due Sicilie
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io nun me scordo

Diventare parenti…

di Andrea Balìa
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Napoli, 28 Novembre 2008


In effetti apparentamenti se la si va a smembrare come parola non significa altro che “diventare parenti”. Evidentemente i movimenti meridionalisti hanno mancanza d’affetto, voglia di sedersi ad un tavolo con parenti nuovi o ritrovati. 

Va bene che incombe Natale…Io continuo a non capire, e confesso d’iniziare a nutrire seri dubbi sulle mie capacità di ”comprendonio” (come si usa dire con un brutto ma efficace termine) forse seriamente compromesse dall’età che incalza. L’altra sera, casualmente, vedevo in Tv su La7 il solito dibattito politico dove ho avuto l’occasione d’ascoltare Capezzone. 

Si, se ricordate bene è quel giovin signore ex radicale, tignoso come un cane abbaiante fino ad un anno fa, ora convertitosi al partito forzaitaliota e nelle cui liste eletto. Confesso d’aver seguito fin dal loro avvento sulla scena politica con interesse i Radicali. 

Con gli anni, come credo molti, pur condividendo alcune loro battaglie di libertà e legalitarie, ho sopportato – giusto per predisposizione ed apertura mentale – una veemenza dialettica di molti di loro talvolta irritante. Ma li giustificavo proprio ed in quanto perché radicali. 

Ora la dico tutta: va bene quanto ho detto, ma credetemi un radicale passato nelle fila forzaitaliote che conserva la sua veemenza dialettica (ora solo diversamente orientata perché forse fulminato sulla via di Damasco) credo sia quanto di più insopportabile possa esserci. 

Guardavo i visi e le espressioni della conduttrice e degli altri convenuti alla trasmissione, ed indipendentemente a quale forza politica appartenessero, erano tutte un programma tra il fastidio e la sopportazione malcelata. Mi immaginavo al loro posto e avevo contrazioni allo stomaco ed altro, finchè ho deciso, cambiando canale, di vedermi il finale d’un’altrettanta noiosa partita di calcio che però mi ha regalato la soddisfazione di veder perdere una titolata squadra del nord con una piccola squadra straniera. 

Volete mettere? Perché racconto questo? Perché immagino che parente su parente c’è il rischio di dover dialogare (termine eccessivo..mi rendo conto) con un Capezzone e allora…

Sembra che non si possa far più politica al Sud senza dover sottostare all’inciucio con le forze minoritarie governative. Ma cosa credete che Chiappori o un MpA si siano all’improvviso scoperti meridionalisti e interessati al Sud? O è più probabile che, annusando fermenti di meridionalismo in atto, siano venuti a cavalcare un’onda per razzolare qualche migliaio di voti? I comandanti delle brigate del Sud sperano invece d’essere loro a poter (o tentare di) sfruttare questi signori. Non per disistima …ma vi pare possibile o credibile? 

Da un lato mi si risponde: “eh...ma a non andare con questa gente è più facile. È’ più semplice stare da soli!” E’ più facile? Da quando in qua a salire sul carro di chi ha potere e vento in poppa sarebbe più difficile? Ripeto…mi starò rincoglionendo! Da un altro lato si dice: “…stiamo solo verificando…e poi cosa dovremmo fare? Prendere i fucili?” E chi lo ha detto? Intanto dopo la Scozia, anche la Groenlandia sta per farcela a staccarsi dalla Danimarca, avendo il partito dell’autonomia ed indipendenza raggiunto nientemeno che il 75% di consenso. 

Noi no, ci siamo crogiolati in messe, suffragi, bandiere al vento, lacrime di memoria ed ora che abbiamo deciso non vediamo che scorciatoie. Molti siciliani vogliono e reclamano indipendenza (indipendentemente dal resto dell’altro Sud), ma noi facciamo finta di non sentire: Lombardo come siciliano è più suadente. Una cosa sensata ho però letto: vediamoci, uniamoci, detta dal condottiero gaetano. Quella è la strada…altrimenti…buon Capezzone e auguri. Io non ci sarò e potrò fregiarmi del titolo fuori luogo d’intellettuale che già qualcuno mi ha impropriamente appioppato.

Andrea Balìa


















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