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IL MAGO MERLINO

di Andrea Balìa
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Napoli, 14 Marzo 2009

Mettiamo subito in chiaro una cosa: parleremmo lo stesso se si trattasse d’un politico dell’altra parte. D’altronde non è colpa nostra se questo “signore” è al momento capo d’una coalizione che s/governa quest’italietta da operetta. 

Un politico lo si può non condividere, ritenerlo un avversario, addirittura un nemico, ma diciamo che qui è un’altra storia. Anni fa un grosso industriale tedesco, proprietario d’un’azienda leader nel suo settore con oltre 600 operai ed un rispettabile fatturato corrispondente a circa 250 milioni di euro ci chiese cosa ne pensassimo dello “psiconano” (per dirla alla Grillo). 

Per opportunità lavorative ci mise in imbarazzo, e mentre pensavamo velocemente a cosa rispondergli, aggiunse senza aspettare la risposta: “noi in Germania pensiamo sia un uomo da cinema, d’avanspettacolo!” Queste le parole d’un industriale d’un’azienda non da poco, non d’un operaio germanico! Questa l’alta considerazione fatta da un imprenditore europeo e non di sicuro di sinistra. Allora dov’è il punto? 

Che il capo di questo governo è un raro ed atipico esempio di cialtroneria, un “gaffeur” impenitente, un barzellettiere da “bar dello sport”, un “ Mago Merlino” della politica dalla genialata sempre pronta al posto di ipotesi e soluzioni politiche magari non condivisibili ma pur sempre proposte politiche. 

Insomma ciò che spiazza e lo rende incredibile è che Lui è un’altra cosa, che con la politica c’entra come il cosiddetto cavolo a merenda. Ma gli italiani sono persone pronte alla battuta, che credono agli uomini della provvidenza, che hanno voglia di risolvere in fretta, che sono stanchi (anche giustamente) d’una politica noiosa, rissosa e inconcludente, e quindi Mago Merlino riesce a calamitare (al momento) attenzione e voti. 

Il problema è che il paese, ed al suo interno, ancor più gravemente il Sud, hanno bisogno in questo momento di tamponare almeno le falle. E il mago cosa fa? Mette in ballo di nuovo le opere infrastrutturali, tra cui il ponte sullo stretto che è l’opera magna da tramandare ai posteri come da ventennio fascista. Dimentica però che i soldi erano quelli già stanziati e non nuova linfa profusa dal suo governo. La gente non arriva a fine mese e viene licenziata a ritmo battente? E lui s’inventa il piano casa con il 20% d’ampliamento consentito. 

Un’altra genialata dove non mette soldi e apre la fiera dell’abusivismo. Gli operai di Pomigliano intravedono un futuro più nero della pece, assieme a quelli dell’Atitech di Capodichino lasciati a terra dalla CAI dei suoi amici a cui ha regalato l’Alitalia? E lui non fa nulla se non autorizzare il suo ministro Tremonti a fregarsi gran parte dei Fondi FAS per il Mezzogiorno, per finanziare l’Expo 2015 della sua Milano! Vorrebbe che in Parlamento votassero solo i capigruppo, così togliamo quel pò d’impegno a signori che prendono  la miseria di 20. 000 euro di stipendio! 

I soldi non ci sono? Consumate, e che le giovani vedano di trovare un marito miliardario. Sembra d’assistere ad uno scherzo, ad un cartone animato alla Disney con gli elefanti col gonnellino. Ricordate? Dove Lui è il Mago Merlino che per i problemi italiani, ed in particolare quelli del Sud, ha la genialata pronta: il Ponte sullo Stretto, l’Impregilo che dalla monnezza di Napoli si sposterà tra Reggio Calabria e Messina, un po’ di verande ed abbaini a gonfiare gli edifici e voilà la magìa è fatta. 

Il Sud è a posto! Tanto Costanzo è invecchiato, Mentana l’ha cacciato e Santoro che resti pure a dimostrare la sua magnanimità. L’imprenditoria nordista con la Lega è dalla sua parte, la Destra tra qualche lacchè e tra la riconoscenza d’essere stata sdoganata abbozza, e qualche riciclato dell’ex Dc e PSI con Lui ha ritrovato casa. L’opposizione è inconcludente, e cosa volevate? 

E’ l’Italia unita nata dal Risorgimento. Beccatevela! Becchiamocela! Male che vada Mago Merlino vi stupirà con effetti speciali, a meno che come dice un mio amico aprendo una mattina la radio…

Andrea  Balìa


















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