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“La storia di Passannante ”


Napoli 13 Gennaio 2007

Esisteva in quella che è oggi l’attuale Basilicata un paese che si chiamava SALVIA. In questo paese nacque un giovane a cui fu dato il nome di Giovanni. Era nato in una povera ma onesta famiglia di contadini analfabeti, il cui cognome era PASSANNANTE.

Egli aveva aiutato i genitori da piccolo nel loro lavoro ed era riuscito a imparare a leggere, scrivere e far di conto. Da giovinetto, per intraprendere un mestiere, s’era avviato in quello di cuoco presso l’osteria dal nome premonitore “Croce di Savoia” che era a Potenza.

Qualche anno dopo si trasferì a Napoli, dove viveva di piccoli lavoretti. Nel 1878, per ragioni mai rese del tutto note ma sicuramente d’avversione politica, il Passannante tentò di aggredire e, forse, uccidere servendosi d’un piccolo coltello, Umberto I° di Savoia però non riuscendoci. Arrestato gli fu inflitta la condanna a morte, poi  commutata in ergastolo.

Venne rinchiuso in una torre sull’isola d’Elba in una umida e buia cella sotto il livello del mare, che lo fece ammalare gravemente e probabilmente impazzire, arrivando a portarlo a cibarsi dei propri escrementi. Fu trasferito infine in un manicomio criminale dove nel 1910 morì. All’atto dell’arresto anche i fratelli e la madre, senza altre ragioni, furono rinchiusi (fino alla morte) in un manicomio.

Con metodi degni del Lombroso ( medico criminale savoiardo che fu nel periodo del brigantaggio un precursore delle pratiche e delle ricerche naziste) al Passannante fu tagliata la testa e il cranio ed il cervello furono inviati al Museo Criminologico di Roma per essere esposti. Purtroppo ancora oggi è possibile osservarli dietro il pagamento di 2 euro!

A completamento dell’opera al paese di SALVIA fu cambiato il nome in SAVOIA DI LUCANIA. E’ in corso una petizione affinché i resti di Giovanni Passannante possano trovare sepoltura nella sua terra e, per umana decenza, il cranio ed il cervello vengano almeno sostituiti con calchi di gesso.





Da un paio di anni sul sito di Ulderico Pesce si può firmare una petizione:
Petizione - Sito di Ulderico Pesce







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