L'unità d'Italia è una beffa, che comincia con una bugia.
Due Sicilie
  Eleaml


Fonte:
https://www.nicolazitara.org/

Cara Antonia,

nessuno più di te ha vissuto con intima sofferenza il profondo dissenso ideale che ha provocato il distacco e la lontananza tra Nicola e Franco Tassone. Sono stato umile testimone delle polemiche più che trentennali, che tra i due hanno finito per scavare un largo solco e che sono sfociate in una certa reciproca disistima. Ciò che più importa è che i termini e i modi di lotta per il separatismo, brillantemente sostenuti da Nicola in sede storica e soprattutto economica, non hanno mai cementato le intenzioni dei protagonisti del Movimento Meridionale. Allorché ha capito che le sue tesi erano inconciliabili con i disegni degli altri attori, Nicola ha preferito isolarsi e condurre la sua battaglia con i mezzi che più gli erano congeniali: lo studio intensissimo dei rapporti economici che hanno legato e tuttora legano in negativo il Mezzogiorno al resto d’Italia, suffragati da un’ampia conoscenza degli eventi storici che li hanno condizionati. Tutto questo ha generato una sterminata produzione di articoli, libelli e saggi che ora costituiscono un immenso patrimonio da studiare e valutare a giustificazione delle ragioni stesse del separatismo e di null’altro. Da quando abbandonò i Quaderni Calabresi Nicola ha perseguito per circa quarant’anni la sua idea separatista e l’ha descritta e analizzata in mille contesti e in mille salse, sempre teso com’era a leggere tutta la realtà, anche la più banale, all’interno del disegno meridionalista. Le sue annotazioni costituiscono una ricca fonte d’ispirazione per gli studiosi di storia civile ed economica, di antropologia, sociologia, filosofia del diritto e politica. Questo resta e poco importa che Nicola sia stato disilluso nel suo sogno rivoluzionario e abbia finito per trovare dignità, onore e conforto nel Movimento Neoborbonico.

Cara Antonia, hai solide ragioni per difendere il pensiero originale, separatista di Nicola Zitara. Però, devi ammettere che tutto ciò non può e non deve scadere a pettegolezzo condito da una punta di acredine velenosa e per di più reso di dominio pubblico.

Ciò che è accaduto a Rimini è stato per te un atto provocatorio, non c’è dubbio. Dopo tanti anni di dissenso nei confronti di Tassone tu interpreti ogni commento di quest’ultimo come un voler stravolgere l’eredità ideale di Nicola e trarne profitto per fini di parte. Questa è la ferita più grande che ti si poteva infliggere.

Ma hai letto le relazioni pronunciate? Io no e m’impensierisce quanto Mino Errico, diretto testimone, dichiara: “Ribadisco anche qui che poteva andare meglio”. Vuol dire che la presentazione del libro è stata un fiasco? Rivolgo a lui la domanda per questo tramite. Ma forse dovrei esplorare meglio il sito ufficiale di Nicola per saperne di più.

Un abbraccio.

P.S.: Mi spiace che solo ora sia venuto a conoscenza della tua lettera a Franco Tassone. In vacanza ho trascurato volutamente Internet e al mio rientro a Vibo ho scoperto che un corto circuito ha mandato in tilt il modem e altri apparecchi elettronici. Ho dovuto chiedere il risarcimento danni all’ENEL e ciò mi ha ulteriormente distolto.

Carlo Beneduci

Vibo 13 settembre 2011


Non vorrei sottrarmi ad una richiesta così pacata come quella di Carlo Beneduci, persona che non conosco direttamente ma che stimo attraverso quanto ha scritto, ma non ho da aggiungere molto a quanto detto nell'intervento su FORA... " Un popolo di servi e di questuanti" a commento della presentazione di Rimini.

Per le mie aspettative la presentazione è stata un mezzo fiasco, avrei sperato almeno in una settantina di persone, invece eravamo sì e no una trentina.

Per quanto riguarda i contenuti delle relazioni chiarisco come la penso con una sorta di aneddoto. Un mio parente mi ha detto che Tassone gli era piaciuto, ma non lo aveva convinto a comprare il libro perchè parlava di cose vecchie.

Gli ho replicato che invece a me non era piaciuto perchè nel libro di Zitara non si parlava affatto di cose vecchie.

Mino Errico - 21 settembre 2011










Creative Commons License
This article by eleaml.org
is licensed under a Creative Commons.







vai su






Ai sensi della legge n.62 del 7 marzo 2001 il presente sito non costituisce testata giornalistica.
Eleaml viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale e del web@master.