From: "Alessandro Romano" To: eleaml Subject: MSG 04 - 144 - Porto borbonico di Ischia Date: Wed, 9 Jun 2004 23:15:39 +0200 |
Rete di Informazione
delle Due Sicilie |
Una iniziativa della comunità
isolana di Ischia che vuole ricordare, con l'evidenza che merita, un
momento importante della sua storia.
Il porto di Ischia fu fermamente voluto da Ferdinando II che,
nonostante i pareri contrari di molti "consiglieri locali", seppe
raccogliere l'esigenza di sviluppo dell'isola e coronare l'antico sogno
degli ischitani.
In allegato un esauriente articolo pubblicato dal quotidiano Il Golfo
ed una foto del Porto di Ischia del 1880.
Questo articolo è uscito sul quotidiano IL GOLFO.
Mi è stato inviato da Giovanni Stanzione
che sta a Brescia.
Ciao, Antonio Pagano
ISCHIA 3-6-2004
Grande partecipazione alla riunione allo Yacht Club
Costituito un Comitato organizzatore per festeggiare l'anniversario del porto.
Ne faranno parte i rappresentanti delle
associazioni che hanno deciso di contribuire alla suggestiva
rievocazione storica dell'inaugurazione del 17 settembre 1854. La bozza
del programma e le tante proposte arrivate dai cittadini.
L'interlocuzione con le istituzioni e la valorizzazione dei siti
dell'area portuale. Ma c'è anche la questione del superamento
delle vergogne attuali
Isabella Marino - Ischia -
Ora, finalmente, l'Evento comincia ad esserci. La svolta è
arrivata martedì sera, in occasione della riunione tenutasi
presso la sede dello Yacht Club, che ha fatto registrare un'altissima
partecipazione di rappresentanti di associazioni e singoli cittadini. A
testimonianza dell'esistenza di un diffuso interesse a non lasciar
cadere nell'oblio la ricorrenza dell'apertura del porto borbonico,
avvenuta il 17
settembre, centocinquant'anni or sono. Una data che, come è
emerso dall'incontro, sarà al centro di una intensa tre giorni
di iniziative e manifestazioni, volta a far rivivere agli isolani un
avvenimento che ha profondamente segnato la loro realtà e, al
contempo, a far conoscere ai turisti italiani e stranieri una delle
pagine più affascinanti della storia ischitana recente. E per il
conseguimento di questo obiettivo è stato insediato un Comitato
organizzatore che, nei prossimi giorni, metterà a punto il
programma definitivo, armonizzando le proposte che arriveranno da
gruppi e cittadini. Stando a quanto si è evidenziato l'altra
sera, la riunione ha avuto il potere di far emergere una notevole
quantità e qualità di progetti, che, a quanto pare,
aspettavano solo di poter essere esplicitati. Capaci, quei progetti, di
valorizzare sinergicamente tutti gli aspetti di un anniversario che si
propone come grande momento corale di recupero della memoria storica e
di riflessione sull'evoluzione futura di un ganglio vitale per l'intera
isola, quale è il porto di Ischia. E la spinta dal basso che ne
è all'origine, si annuncia già come uno dei punti
qualificanti della rievocazione settembrina. Che si fonderà sul
contributo attivo, sia nella fase progettuale che in quella
realizzativi vera e propria, delle forze culturalmente più vive
della realtà isolana. Il cui entusiasmo e la cui voglia di
partecipazione si sono potuti toccare con mano
l'altra sera, durante la lunga riunione, rivelatasi fin dalle prime
battute estremamente proficua e animata, da parte di tutti, da una
grande volontà costruttiva e collaborativa. A chiarire le
finalità dell'incontro, a cominciare dall'interesse reale della
cittadinanza riguardo alla possibilità di celebrare
l'anniversario, era stato, all'inizio, l'avvocato Giovanni Di Meglio,
principalmente nella sua qualità di cultore della storia e delle
tradizioni dell'isola, oltre che di residente del porto. E, insieme a
lui, gli altri promotori della riunione, il presidente della
Pro-Sant'Alessandro, Franco Napoleone, e la presidente del Comitato
Villa Bagni, Anna D'Amico.
Non a caso, visto che le due associazioni collaborano da tempo alla
realizzazione del corteo storico di Sant'Alessandro e di altri
appuntamenti collegati alla storia ed al folklore ischitano, a
cominciare dalla rievocazione annuale delle "Passeggiate di re
Ferdinando" in occasione del "Settembre sul sagrato". Tutte
manifestazioni in costume che fanno riferimento al periodo borbonico,
per cui ben si accordano con lo spirito delle celebrazioni dedicate
alla memorabile giornata dell'inaugurazione del porto d'Ischia.
PER IL 17 SETTEMBRE
Per ricordare il 17 settembre 1854 è stata predisposta una bozza
di programma che già dà il senso di una grande festa di
popolo. La cui cornice ideale sarà il bacino borbonico,
com'è del tutto ovvio che sia. Insieme al Palazzo reale, oggi
Stabilimento balneo-termale militare, dove re Ferdinando ebbe la felice
intuizione di trasformare il Lago del Bagno, che era quasi ogni giorno
teatro delle sue battute di caccia e di pesca nei periodi di permanenza
sull'isola, in un porto. Due siti che, in virtù di indiscutibili
motivazioni logiche, non possono non essere il fulcro della
rievocazione di una pagina della storia isolana di cui sono stati
protagonisti. Ed ecco, allora, che sul Palazzo reale dovrebbero tenersi
nella prossima estate alcune mostre, compresa una filatelica, a cura
dell'Associazione Filatelica isolana, che si è fatta già
parte in causa per ottenere uno speciale annullo postale per il 31
luglio. Giorno nel quale si è deciso di organizzare una
conferenza stampa per la presentazione del programma ufficiale dei
festeggiamenti. Questi si concentreranno nei giorni 16,17 e 18
settembre e prevedono numerosi appuntamenti volti a far rivivere,
gioiosamente, la giornata in cui il nuovo porto fu inaugurato alla
presenza del re e della corte.
Vi saranno cortei e balli in costume e concerti a terra, nella zona del
porto, e sfilate di barche d'epoca a mare. E nel pomeriggio del giorno
fatidico è previsto la rievocazione dell'ingresso del "Delfino",
la barca reale accompagnata dai pescatori e salutata d 21 colpi di
cannone. Con, a seguire, il corteo della famiglia reale per le vie di
Ischia con una suggestiva fiaccolata all'imbrunire. Naturalmente, le
diverse manifestazioni non potranno prescindere da una speciale
ambientazione. Per questo è previsto l'addobbo dei balconi e
delle strade, mentre nei tre giorni di durata della festa i
commercianti del quartiere vestiranno in abiti d'epoca e nei ristoranti
saranno serviti piatti tipici dell'età borbonica.
SOLO UNA BOZZA
Quelle fin qui formulate sono solo alcune proposte ed idee di possibile
realizzazione. Un canovaccio che sicuramente sarà arricchito da
altre iniziative, vista la vivacità creativa e propositiva
dimostrata l'altra sera dai rappresentanti dei gruppi e delle
associazioni partecipanti. Che hanno dato la loro disponibilità
formale a contribuire alla realizzazione dell'Evento.
Dalla Lega Navale allo Yacht Club che faranno arrivare ad Ischia delle
barche d'epoca e organizzeranno delle "trovate" di richiamo nel bacino
portuale, alla Pro-Sant'Alessandro e al Comitato Villa Bagni che con
l'associazione "La Magnosa" di Forio s'impegneranno per le sfilate in
costume, al Comitato Porto...salvo che darà il suo apporto
all'abbellimento del quartiere, all'Ascom e al Garden Club che
premierà il balcone fiorito più bello, all'Associazione
Filatelica, all'Assopini e all'Assomare e via di seguito perché
l'elenco è molto nutrito e destinato probabilmente ad
allungarsi. Tutti insieme, di comune accordo, hanno deciso di
costituire un comitato organizzatore, che fin dai prossimi giorni
raccoglierà le proposte dei vari soggetti partecipanti,
sintetizzandole ed armonizzandole in un programma finale.
IL RAPPORTO CON LE ISTITUZIONI
Fin dall'inizio, l'invito per l'incontro allo Yacht Club era stato
rivolto anche alle istituzioni locali e a tutti i Comuni isolani, a
voler sottolineare la volontà di non limitare la manifestazione
ad un avvenimento solo ischitano, ma a farne un momento significativo
per tutti gli isolani, giacché, come hanno ripetuto i promotori,
"il porto è un patrimonio dell'isola tutta, non solo di Ischia".
E interpellati circa una loro disponibilità a sostenere
l'iniziativa nata dalla volontà dei cittadini, hanno dato, per
ora, il loro assenso i Sindaci di Forio, Barano, Serrara Fontana e
Casamicciola. Quanto al Comune d'Ischia, interlocutore per forza di
cose privilegiato, visto che le manifestazioni dovrebbero svolgersi nel
suo territorio, era presente all'incontro di martedì l'assessore
al Turismo, Davide Conte, nei giorni scorsi destinatario da più
parti di rilievi per la mancanza di un programma di festeggiamenti
allestito dal Comune e per la scelta di far svolgere l'unico
appuntamento dedicato all'apertura del porto, il "Watershow", ad Ischia
Ponte. "Se ci si aspettava un'amministrazione polemica o antitetica
rispetto a questa iniziativa, ci si sbagliava - ha esordito Conte - Mi
sono posto in maniera positiva e propositiva rispetto a questo gruppo,
che riconosce l'esigenza di un dialogo con l'amministrazione".
L'assessore ha smentito che il Comune abbia sottovalutato l'importanza
dell'anniversario e ha sostenuto che la scelta di organizzare il
"Watershow" al Ponte è legata a fattori esclusivamente logistici
e comunque vi sarà modo per dare spazio in quell'occasione al
centocinquantenario del porto. Comunque, l'assessore ha assicurato
massima disponibilità a collaborare con il Comitato dei
festeggiamenti nei limiti del bilancio comunale appena approvato.
OLTRE LA FESTA
Anche se era prettamente finalizzata ad organizzare i festeggiamenti
per l'anniversario, la discussione dell'altra sera non ha mancato di
soffermarsi anche sui problemi annosi e gravi che affliggono il bacino
portuale e le aree circostanti, dove le situazioni di degrado sono
numerose e finanche
sfacciate. E larga convergenza si è registrata, nonostante
qualche distinguo, sull'esigenza di andare oltre i semplici
festeggiamenti, sfruttando l'opportunità del centocinquantenario
per risolvere i problemi più urgenti e porre le basi per
ripensare il futuro del porto e la sua funzione in relazione al
contesto economico-sociale in cui è inserito.
"Dobbiamo almeno conquistare un piano di decongestionamento del porto
da parte delle autorità competenti", ha sottolineato per la Lega
Navale Antonino Italiano. E Peppe Macrì del Comitato
Porto...salvo ha insistito sulla necessità di affrontare anche
le emergenze dell'oggi per sanare le vergogne che sono gli occhi (ed i
piedi) di tutti. Macrì ha anche sostenuto che il porto va
liberato dalle navi per i tre giorni della festa per consentire la
rievocazione storica. Un'ipotesi sulla quale si è aperta una
discussione ed è probabile che la proposta sia oggetto
dell'interlocuzione che il neonato Comitato aprirà con le
istituzioni non appena il programma definitivo sarà stato messo
a punto. Quasi sicuramente la festa per il passato non sarà
disgiunta da momenti di riflessione e di dibattito sul futuro.
Il porto borbonico, trascurato ed oltraggiato in ogni modo, merita
attenzione e rispetto ben oltre una celebrazione. E a Ischia stavamo
per dimenticarci pure quella...
ARTICOLO PUBBLICATO da
IL GOLFO Quotidiano di Ischia e Procida
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