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Riportiamo le foto del ponte di Solopaca (BN), che non c'entra col territorio del Calaggio, perché ci fanno riandare ad un tempo in cui il territorio del Sud poteva vantare ben altri primati rispetto ai tempi attuali, nei vari campi di applicazione dell'ingegno umano.
Di questo ponte ciò che resta dell'originale, prontamente
sostituito dopo il 1860 nella parte più innovativa (come non
pensare all'azione strategica messa in atto dai Romani nei riguardi dei
Sanniti per cancellarne la memoria storica), comprende quattro torri,
il basamento ove sono adagiati i leoni posti a guardia degli ingressi
al ponte, la vicina fontana e la lapide che ricorda la data e chi era
presente all'inaugurazione.
Quel ponte in quell'epoca, per l'alta tecnologia utilizzata,
costituì un esempio validissimo della bravura acquisita dai
tecnici e dalle maestranze meridionali; rappresentò infatti,
insieme al ponte sul fiume Garigliano, siamo intorno al 1838, il primo
ed il secondo esempio,a livello mondiale, di ponti in cui il passaggio
del traffico,di quella portata, avveniva su una struttura metallica
sospesa a tiranti di ferro passanti per quattro torri disposte alle
estremità; quella tecnica costruttiva era talmente
avvenieristica per quei tempi da richiamare sul posto tecnici
specialisti da altre Nazioni.
Gli altri venivano da noi per imparare e quei Paesi, nel 1857, non potettero fare a meno di assegnare a noi, ai nostri predecessori, gente del meridione d'Italia, il titolo di terza potenza industriale nel mondo di allora: capito bene!
Dopo di allora, nelle nostre terre, che cosa di mostruoso è
intervenuto per ridurci nelle condizioni che ci hanno fatto perdere
quelle posizioni di primato?
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