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Fonte:
https://www.lucanianet.it

La Ballata del Generale Crocco

Uno spettacolo, la storia di uomini e donne di un’altra epoca forgiati dalle ostilità,
che pure hanno il coraggio di ribellarsi

del 12/04/2005 - di Lucia Nardiello  

crocco

Rionero, Cine-Teatro Vorrasi il 15 e il 16 Aprile 2005

Uno spettacolo, la storia di uomini e donne di un’altra epoca forgiati dalle ostilità, che pure hanno il coraggio di ribellarsi al proprio destino e di far sentire la loro voce al grido di “La terra ai Contadini”.

Una storia, la storia del brigantaggio, troppo spesso messa ai margini declassata dalla sua vera importanza, quando i figli del sud si affratellarono proprio in Basilicata sotto la guida del Generale Carmine Donatelli Crocco per affermare la loro volontà di esistere e di esistere come uomini liberi. Ed è a Rionero, città natale di Carmine Crocco, che l’associazione culturale Skenè porta sulle scene del Cine-Teatro Vorrasi il 15 e il 16 Aprile la Ballata del Generale Crocco nata da un’idea di Mauro Corona presidente dell’associazione e grande estimatore della storia di Basilicata. “E’ da un paio d’anni che coltivo questo desiderio” dice Mauro Corona, “Quest’anno ricade il centenario della morte di Carmine Crocco avvenuta il 18 Giugno 1905 e mi sembrava giusto rendere un tributo a questa grande figura che ha caratterizzato la nostra storia, perché noi siamo eredi diretti del fenomeno del brigantaggio”. E chi può dirlo meglio di lui, infatti, ci ha svelato di essere un discendente di un brigante, il Capitano della Guardia Nazionale, un suo trisavolo, che si chiamava proprio Pasquale Corona. L’intento è quello di non dimenticare il nostro comune passato, ma di far conoscere ai giovani e meno giovani ciò che è stato, in un invito alla conoscenza.

Gli interpreti dello spettacolo “La Ballata del Generale Crocco” sono tutti alla prima esperienza in campo teatrale e provengono non solo da Rionero ma anche dai paesi vicini come Atella, Melfi, San Fele, mentre tecnici e scenografi vengono da Rapone. Sulla scena si susseguono gli anni dell’unità d’Italia, dal 1859 al 1861 in una rivisitazione, su basi storiche, che pure lascia spazio alla fantasia dell’autore di inserire due figure allegoriche La Miseria e IL Diavolo visti come il simbolo di ciò che da sempre opprime l’uomo del sud e ciò dal quale è difficile se non impossibile liberarsi, “come una spada di Damocle che pende sulle vite dei protagonisti”, un ritornello che inveisce lanciando proclami tristi nei confronti del popolo. I contadini vogliono vincere la miseria e vedono nella figura di Crocco l’unica speranza ad una vita di stenti. “Viene messo in evidenza il carattere rude di questi uomini” che in fondo si comportano come delinquenti, sequestrando, uccidendo, rubando, il tutto però non contro la propria gente anzi in funzione di un'unica causa comune, la liberazione, ma non da un regime all’altro, la liberazione come uomini in grado di decidere del proprio futuro. Ed è questa la scelta di Paolo, un giovane contadino Lucano che dice “preferisco la morte alla fame, divento brigante! Almeno mangio”. Non mancano nella rappresentazione momenti di passione e romanticismo come quelli tra Crocco e una delle sue amanti Maria Giovanna.

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Lo spettacolo si chiude con il declino del brigantaggio ritornando con uno spaccato di vita 50 anni dopo, siamo ad inizio secolo e purtroppo nella stessa situazione, che anzi è aggravata dal fenomeno dell’emigrazione. Nulla è cambiato. “Non è un lavoro pro o contro Crocco, non c’è una presa di posizione” ci tiene a precisare Corona, “è solo una carrellata degli eventi che si sono susseguiti in quegli anni”. Gli spettacoli saranno allestiti a partire dalla mattina del 15 e 16 per le scuole superiori alle ore 10:00, mentre per il pubblico più vasto l’appuntamento è alle 21:00. Lo spettacolo si inserisce in un più ampio quadro sulla rivalutazione del brigantaggio promosso dall’associazione Skenè e patrocinato dal Comune di Rionero che prevede per i primi di Giugno un convegno dal tema: Ri-Tratto di un Brigante e a metà Giugno la parata dei briganti, una ricostruzione storica con 130 figuranti che sfilerà per le strade di Rionero inscenando i momenti più salienti del brigantaggio.

Per informazioni:
Ass. Culturale Skenè
Rampa Umberto1°, 11 Rionero
Tel. 0972/721431
Cell. 348/5466146 - 339/7641915


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Autobiografia di Crocco (Massa)
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IL GIORNALE DI BORJÈS
Interrogatorio di Carmine Donatello Crocco
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Come il brigantaggio ha segnato un’epoca - Donato Di Lucchio
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