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Fonte:
https://www.comedonchisciotte.org/
https://www.chris-floyd.com

NON BASTERA' TUTTO IL DENARO DEL MONDO:
IL VERO MOSTRO NELL'OMBRA DEL DISASTRO ECONOMICO

Chris Floyd, traduzione di Comedonchisciotte

19 ottobre 2008

Ciò che ha causato una paura mortale nel cuore dei mercati e dei governi non sono i cattivi mutui, ma il quasi incomprensibilmente grande e complesso mercato dei "derivati"... Il castello di carte è caduto e ha mostrato un buco di debito basato sui derivati che non potrebbe essere riempito, letteralmente, nemmeno da tutto il denaro del mondo.

Ha rapidamente preso piede il mito che il crack finanziario globale sia stato causato dai cattivi mutui. Questo ha permesso agli arruffapopolo di destra di far ricadere la colpa del disastro sui programmi "liberal" che incoraggiavano l'acquisto di una casa di proprietà da parte di una piccola percentuale di persone a basso reddito (un inganno velenoso che parte dei media mainstream è riuscita efficacemente a distruggere), mentre i "progressisti" di varie estrazioni hanno denunciato banche e altre istituzioni finanziarie per avere propinato credito troppo facile a persone che non se lo potevano permettere.

I mutui non sostenibili sono un fattore chiave nel crack globale, naturalmente. E molta gente (in gran parte bianchi, per inciso) ha sottoscritto mutui che non si sarebbe potuta permettere nel caso la bolla immobiliare si fosse sgonfiata, cosa che è successa in modo spettacolare. E naturalmente è innegabile che l'industria dei servizi finanziari sia andata a tentare le persone con la proposta di credito facile, proprio come i piccoli spacciatori tentano di piazzare marijuana nei cortili delle scuole.

Tutto ciò era destinato a finire male, e così è successo. Ma tutte queste cose da sole non sarebbero state sufficienti a minacciare la distruzione dell'intero sistema finanziario globale, né a causare il panico folle e cieco che ha strangolato i mercati finanziari, sequestrato il flusso vitale di denaro tra le banche, e spinto i governi occidentali adoratori del " libero" mercato a compiere nazionalizzazioni e interventi che, per le cifre, fanno scomparire qualunque iniziativa presa a seguito di una rivoluzione comunista. (Come fa notare John Lancaster nella London Review of Books, la sola acquisizione da parte dell'amministrazione Bush di Fannie Mae e Freddie Mac è stata " in valore monetario, la più grande nazionalizzazione nella storia mondiale". E quello era solo l'inizio.)

Ciò che ha causato una paura mortale nel cuore dei mercati e dei governi non sono i cattivi mutui, ma il quasi incomprensibilmente grande e complesso mercato dei "derivati", in parte basato sul debito ipotecario--ma anche su una grande quantità di altre fonti che sono state "cartolarizzate", trasformate in commerciabili, anche se impalpabili, beni e poi vendute in una sconcertante varietà di sempre più arcane forme. Ciò è stato accompagnato dall'espansione da un altro vasto mercato nei meccanismi assicurativi, volto a proteggere questi derivati -- meccanismi che a loro volta sono stati "cartolarizzati".

Allo stesso tempo l'industria dei servizi finanziari ha usato i suoi prezzolati portaborse nei governi di tutto il mondo per allentare praticamente qualunque restrizione, non solo sulle cartolarizzazioni e sul commercio dei derivati, ma anche sulla quantità di debito che le società potevano sottoscrivere per giocare in questi mercati fortemente espansi e deregolamentati. Per esempio, come fa notare Lancaster, la britannica Barclays Bank ha un rapporto tra debito e capitale di 63 a uno.

Per un momento immaginatevi cosa vorrebbe dire ciò tradotto nelle vostre finanze private,la possibilità cioè do estendere quanto concretamente e realmente avete sino a prendere a prestito una quantità 60 volte superiore: io sarei proprietario di un'isola. E voi?

Il risultato di tutto ciò è stata la costruzione di un ciclopico castello di carte, basato praticamente sul nulla, e lasciato incustodito all'ombra di quella "tempesta perfetta" che si andava preparando, composta di avidità, deregolamentazione e corruzione politica.

Quella tempesta si è ormai scatenata. Il castello di carte è caduto e ha mostrato un buco di debito basato sui derivati che non potrebbe essere riempito, letteralmente, nemmeno da tutto il denaro del mondo, tanto meno dai soli trilioni che i governi nazionali gli stanno freneticamente gettando in pasto oggi.

Si, "soli" trilioni di miliardi. Come spiega Will Hutton sull'Observer:

Il cuore oscuro del sistema finanziario globale è il mercato da 55 trilioni di dollari dei derivati del credito e, in particolare, dei credit default swaps, il meccanismo comunemente usato per assicurare le banche contro perdite su investimenti rischiosi [Da Wikipedia: "(Il credit default swap è) un accordo tra un acquirente ed un venditore per mezzo del quale il compratore paga un premio periodico a fronte di un pagamento da parte del venditore in occasione di un evento relativo ad un credito (come ad esempio il fallimento del debitore) cui il contratto è riferito." n.d.t.]. Questo è un mercato grande più del doppio dei prodotti interni lordi di Usa, Giappone e Unione Europea messi assieme. Sino a che non verrà ripulito e non verrà rimossa la minaccia tossica che esso pone, la pandemia continuerà. Persino le banche nazionalizzate, e i paesi dietro ad esse, potrebbero essere sopraffatti dalla dimensione della perdite che stanno emergendo.

Provate a immaginarlo: un mercato da $ 55 trilioni a rischio di una completa distruzione. Persino il debito derivato di proprietà di singole istituzioni è a livelli tali da mettere in bancarotta una nazione. Per esempio, una sola banca in Gran Bretagna, ancora una volta la Barclays, detiene più di $ 2,4 trilioni di credit default swaps, il meccanismo " assicurativo" commerciabile contro il rischio di fallimento. Questa cifra supera l'intero Pil della Gran Bretagna. Se tutta quella carta va a male, non ci sono sufficienti beni reali in tutta la nazione per ripagarla. E stiamo parlando di una sola banca, in un solo paese.

Hutton fornisce dettagli:

Questo mercato nei derivati del credito è cresciuto in modo esplosivo negli scorsi 10 anni, largamente in risposta al mercato da 10 trilioni di dollari in beni cartolarizzati--l'impacchettamento dei guadagni provenienti da una grande varietà di fonti (affitti di uffici, tasse portuali, pagamenti mutuari, stadi sportivi) e la successiva vendita come "obbligazioni" [cioè come bene cartolarizzato n.d.t] da commerciare tra banche.

In parole povere queste obbligazioni sono rischiose, perciò i mercati hanno inventato un sistema di assicurazioni. L'acquirente di una obbligazione può acquistare quello che è di fatto un contratto assicurativo che proteggerà lui o lei contro l'insolvenza -- un credit default swap (CDS). Ma, a differenza del contratto di polizza assicurativa completa sulla vostra macchina che avete con una compagnia assicurativa, questi contratti di assicurazione contro l'insolvenza del credito possono essere liberamente venduti e comprati. Complessi modelli matematici vengono continuamente usati per stabilire il rischio e paragonarlo ai prezzi di mercato. Se il rischio cade, i CDS diventano economici; se il rischio sale--perché, ad esempio, un'agenzia di rating del credito dichiara che la società emittente è meno solida--il prezzo sale. Gli hedge funds speculano selvaggiamente su questo mercato.

Il loro scopo era trovare una soluzione di mercato per rendere meno rischiose le cartolarizzazioni; ma di fatto le rendono più rischiose, come stiamo vedendo oggi. Il crollo della Lehman Brothers--il rifiuto di salvarla ha portato conseguenze cataclismiche--significa che essa non può più onorare $ 110 miliardi di obbligazioni e 440 miliardi di dollari di CDS che aveva sottoscritto. Venerdì i contratti fregatura sono stati messi all'asta, e gli acquirenti hanno pagato la misera cifra di otto cent per ogni dollaro di valore. Detta in altri termini, vi è ora un buco da $ 414 miliardi che qualcuno in possesso di questi contratti deve onorare. E se ora vi sta già girando la testa, aggiungete le tre banche islandesi fallite. Esse non possono più onorare oltre $ 50 miliardi di obbligazioni, né l'inimmaginabile cifra di $ 200 miliardi di CDS...

Mentre ogni banca cerca di passare il pacco avvelenato a qualcun altro, il sistema deve trovare denaro. In modo che venga alla fine fornita compensazione per quei contratti praticamente senza valore e per il debito attualmente non assicurato. Ma da chi? siccome nessuno sa--né i regolatori, né le banche né i governi-- chi è proprietario dei swap e se essi sono degni di credito, nessuno può rispondere a questa domanda. Forse i proprietari di questo tipo di assicurazioni otterranno il denaro loro dovuto; ma ciò indebolirà qualcun altro? Il risultato: il panico.

Questo è il vortice discendente estremamente pericoloso in cui si è intrappolato il sistema. Questo è il motivo per cui il valore delle azioni sta crollando. Con il peggiorare della recessione, vi saranno insolvibilità su obbligazioni cartolarizzate e il potenziale crollo di altre banche al di fuori della barriera protettiva del G-7. Nessuno sa quale frazione dei 55 trilioni di dollari di contratti sull'insolvibilità del credito che sono stati ad oggi sottoscritti verrà onorata, e chi potrebbe subire perdite ammontanti a migliaia di miliardi di dollari.

Questa è la belva nell'oscurità che sta ossessionando gli inetti leader del mondo sviluppato: 55 trilioni di dollari di debito irresponsabile, e nessun modo di sapere quanta parte di esso viene in questo momento scaricata nel gabinetto, portando con sé l'economia globale.

I massicci interventi a cui stiamo assistendo potrebbero stabilizzare temporaneamente i mercati, o anche arrestare la loro caduta libera abbastanza a lungo da permettere di compiere un qualche genere di massiccia ristrutturazione del sistema finanziario globale. Ma potrebbe non essere così. Perché non è affatto certo che si riesca a trovare, tra gli attuali leader politici mondiali, la saggezza e il coraggio politico di arrivare a un sistema finanziario migliore. Leader politici che, come abbiamo notato l'altro giorno, sono tutti saliti al potere con l'attuale sistema e, in un modo o nell'altro, devono il loro potere e i loro privilegi ai "malviventi delle grandi ricchezze" e al culto estremista del fondamentalismo di mercato. Non vi è da nessuna parte indicazione che il circolo di collusione e corruzione tra i governi e la Grande Ricchezza sia stato anche solamente allentato, men che meno rotto, dalla catastrofe economica. Tutti i vari piani di salvataggio e le "azioni coordinate" hanno ancora come scopo primario la preservazione dei malviventi nel loro attuale stato di ricchezza, privilegio e dominio. Come fa notare Jonathan Schwarz:

Le elite Usa cercheranno ancora di imporre tutti gli aggiustamenti strutturali che riescono, in modo da ottenere che l'80% meno ricco degli Stati Uniti paghi il prezzo delle spettacolari cavolate dell'elite. Lo Washington Post ha già iniziato a scrivere su come l'attuale crisi dimostri che dobbiamo tagliare i programmi di Social Security. Aspettatevi molte altre richieste simili.

L'unica vaga speranza che abbiamo per una genuina riforma--anche solo imperfetta, conflittuale, di compromesso, che è tutto ciò che potremo mai ottenere in questo mondo sino al momento in cui che il leone giacerà con l'agnello--è che l'impressionante scala del problema reale --la bestia da $ 55 mila miliardi, la potenziale ed estremamente reale causa della dissoluzione completa dell'economia globale e del potere statuale che dipende da essa--possa costringere alcuni politici all'apostasia, a rinunciare al culto del mercato e a mordere le mani che per tanto tempo hanno dato loro da mangiare.

Senza questa eventualità quasi miracolosa, saremo lasciati con un altro malfermo castello di carte, schiaffato assieme su due piedi--largamente su ordine dei malfattori e a loro beneficio--mentre la bestia spalanca le sue poderose fauci e si prepara ad ingoiarci tutti.

Titolo originale: "Not Enough Money in the World: The Real Monster in the Meltdown Closet "

Fonte: https://www.chris-floyd.com

13.10.2008

Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da ALCE NERO


Ringraziamo l'amico Duccio per averci segnalato la traduzione in italiano dell'articolo di Chris Floyd sulla crisi finanziaria. Articolo da meditare.

Buona lettura e tornate a trovarci.












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