Per non far torto a nessuno e per non ledere i diritti degli autori delle opere, riportiamo poche righe tratte dalla prima pagina di ogni testo, per invogliarvi allo studio personale degli argomenti.
PARTE PRJMA
IL DECOLLO DEL
SOTTOSVILUPPO
Non starò a soffermarmi sul tema se l'unità d'Italia possa essere interpretata in termini crociani, come un episodio di quel moto ottocentesco di dimensioni europee che presentò, fuse in una, due qualità, la prima liberale e l'altra nazionale, oppure in termini marxistici, come prodotto storico della borghesia italiana impegnata a realizzare, sotto la spinta del nuovo assetto economico che la società europea andava assumendo, un unico mercato nazionale. In fondo le due tesi collimano almeno su un punto: nel considerare l'unità come un prodotto non esclusivamente casalingo. Ma all'economia di questo scritto interessa soltanto che, comunque si risolva l'interrogativo, l'unità coincise con la formazione del mercato nazionale.
Come è stato messo in luce da Emilio Sereni, in un'opera che è da considerarsi fondamentale su tale argomento('), il processo si materializzò in due avvenimenti che sovvertirono le basi economiche delle precedenti strutture sociali del paese: l'estensione a tutti gli ex stati del sistema fiscale e doganale piemontese, cui si accompagnò l'abolizione dei dazi interni, e la rapida creazione di una rete stradale e ferroviaria.
1) Emilio Sereni, Il capitalismo
nelle campagne, Einaudi, 1947 e nuova ed. economica
1968, alla quale farò riferimento nelle successive citazioni.
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L'Unità d'Italianascita di una colonia
Nicola Zitara
Edito da Nicola Zitara
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