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Meeting Rimini 2009 - Napoli. Nessun dono di grazia più vi manca

Ieri, 24 agosto 2009, al Meeting abbiamo visitato la mostra "Napoli. Nessun dono di grazia più vi manca" allestita dai napoletani del Rione Sanità con una guida d'eccezione, M. una delle responsabili dell'allestimento.

Il titolo è preso da una frase di Julian Caron pr4onunciata a Napoli nel pieno della emergenza rifuiti. Il senso della frase è semplice e potente al tempo stesso: partire da ciò che si è e da ciò che si ha, in altre parole dalle proprie "ricchezze". E così in un quartiere di Napoli noto soprattuto (agli stessi Napoletani!) per il suo degrado sociale fioriscono tutta una serie di inizative che vanno dal doposcuola per i ragazzi di strada, a laboratori di ceramica, di mosaico, musica, sartoria, catering, visite guidate, pacchetti turistici.

La mostra consiste in una serie di bellissime gigantografie di Napoli collocate in modo da ricostruire un vicolo pullulante di vita e di umanità. Con citazioni dotte a commento delle stesse fotografie, per esempio la signotra affacciata alla finestra è commentata da alcuni versi tratti da Pianefforte ‘e notte di Salvatore Di Giacomo (1).

Ovviamente non mancano le sottolineature legate alla spiritualità propria degli organizzatori del Meeting, nella mostra si parla di una "cordata" di santi che nella Napoli postunitaria profusero il loro impegno per alleviare le sofferenze della popolazione.

Per noi che ci proponiamo la rinascita della Capitale dell'ex-Regno delle Due Sicilie, ben vengano iniziative come questa che mirano a frantunare dal di dentro i luoghi comuni che ci affliggono.

I panni stesi senza vergogna in questo quartiere napoletano del Meeting di Rimini vanno in questa direzione: partire da ciò che siamo e non da una cartolina per turisti in cerca di evasione.

Riportiamo alcune foto dei momenti di incontro che si svolgono nello spazio davanti all'ingresso della mostra, una sorta di Piazza Napoli, per gustare un buon caffè, cantare in allegria o ascoltare gli interventi che si susseguono nel corso delle ore, tipo quello sulla cordata dei santi del prof. Spina a cui abbiamo assistito ieri pomeriggio.

 Le foto si riferiscono, ovviamente, per chi non lo avesse capito, ad un momento di canto collettivo, con belle voci e tantissima gente!


Meeting Rimini 2009 - Napoli. Nessun dono di grazia più vi manca Meeting Rimini 2009 - Napoli. Nessun dono di grazia più vi manca
Meeting Rimini 2009 - Napoli. Nessun dono di grazia più vi manca Meeting Rimini 2009 - Napoli. Nessun dono di grazia più vi manca
Meeting Rimini 2009 - Napoli. Nessun dono di grazia più vi mancaMeeting Rimini 2009 - Napoli. Nessun dono di grazia più vi manca

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(1)

Nu pianefforte ‘e notte
Sona lontanamente
E ‘a musica se sente
Pe ll’aria suspirà.

E’ ll’una: dorme ‘o vico
Ncopp’a sta nonna nonna
‘e nu mutivo antico
‘e tanto tempo fa.
Dio, quanta stelle cielo!
Che luna! E c’aria doce!
Quanto na bella voce
Vurria sentì cantà!

Ma solitario e lento
More ‘o mutivo antico;
se fa cchiù cupo o vico
dint’a all’oscurità.

Ll’anema mia surtanto
rummane a sta funesta.
Aspetta ancora. E resta,
ncantannose, a penzà.


Fonte:
https://www.meetingrimini.org/

Napoli. Nessun dono di grazia più vi manca

domenica 23 agosto 2009 - sabato 29 agosto 2009

In una città come Napoli, in un quartiere come quello di Rione Sanità dove la crisi è permanente, sono accaduti fatti e incontri, gesti, parole, canzoni che nella loro semplicità hanno il seme della novità e della speranza. La mostra è un cammino attraverso questa storia, documenta la resurrezione di un’umanità che nell’incontro con il cristianesimo fiorisce appieno; racconta di uomini che ritornano liberi e, nelle contraddizioni presenti, sono capaci di guardare al futuro con speranza. Anche l’esposizione di una reliquia di San Gennaro richiama al fatto che l’incontro con l’Avvenimento cristiano permette di vivere dentro ogni circostanza con una nuova speranza: nello sciogliersi del grumo di sangue si scioglie il cuore dell’uomo.

Coglieva una verità il filosofo napoletano Giovanni Battista Vico quando osservava: “Paion traversie eppur sono opportunità”. Il percorso documenta quante “opportunità” ha generato l’incontro con un avvenimento che ha ridestato l’io di tante persone. Sono sorte opere che rispondono ai bisogni del quartiere: il doposcuola per i ragazzini, il Banco di Solidarietà, la cooperativa, una pluralità di iniziative di carità. 

Napoli. Nessun dono di grazia più vi manca

Una storia di oggi che si innesta nella tradizione: uomini (oggi tutti beati e santi) che hanno vissuto intensamente la realtà in un momento storico di emergenza (l’unità d’Italia), fondando opere educative, opere di assistenza materiale alle famiglie indigenti o alle ragazze povere. Anche la storia della nascita dei Banchi e Monti di Pietà, sorti nel XVI sec., documentano come l’avvenimento cristiano genera una risposta concreta ai bisogni materiali della gente. Nella mostra è riprodotta una tipica edicola votiva napoletana raffigurante S. Gaetano da Thiene (uno dei fondatori dei Banchi).

I visitatori sono immersi nei vicoli della città, con le loro bellezze e contraddizioni, e possono conoscere il popolo napoletano e la sua tradizione. La mostra si chiude con un’immagine che da un particolare, (una finestra), si apre verso l’orizzonte del mare, ad indicare che tutto ciò che i visitatori hanno incontrato è un’apertura verso l’infinito.










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