Dopo oltre un decennio, la Fondazione Banco di Napoli, che dal 1996 aveva dismesso ogni partecipazione nell'Istituto napoletano, ritorna nel mondo del credito o, almeno, prova a farlo. Come?
Diventando primo azionista della nascente "Banca del Sud" mediante la sottoscrizione di una quota capitale pari a 500.000 Euro.
Qualcuno, non ultima la stampa cittadina, ha visto nell'iniziativa il
varo della banca voluta con forza dall'onorevole Tremonti. La Banca del
Sud è diventata materia di dibattito da più parti, in
alcuni casi con propositivi intendimenti, in altri con scopi
stru-mentali, peraltro di trascurabile profilo.
La Nuova Banca News ha più volte trattato questa materia
essenzialmente per due inscindibili motivi: l'appartenenza al
territorio meridionale ed all'Istituto che in esso opera da oltre
cinquecento anni, prima come Banco di Napoli poi come S.P.
Banco di Napoli.
Confermiamo la nostra simpatia per l'iniziativa di alcuni operatori
locali, oggi affiancati dalla Fondazione, che hanno dato vita al
comitato promotore per la realizzazione della Banca del Sud, di
piccolissime dimensioni e che, come confermato dagli stessi promotori,
solo per un gioco della casualità trova una coincidenza della
denominazione sociale con quella a suo tempo vitalizzata dall'ex
ministro.
Certamente formuliamo all'iniziativa i nostri auguri per il suo futuro
lavoro, ma la circostanza non risolve i problemi di Tremonti che, come
abbiamo più volte sostenuto, possono trovare concreta soluzione
esclusivamente con una esaltazione del ruolo del S.P. Banco di Napoli,
quale "vera" banca del sud, con centri decisionali nell'area di
attività.
Peraltro raccogliamo quanto affermato dal professor Giannola,
presidente della Fondazione, che attribuisce all'iniziativa una
interessante valenza locale, anche in un'ottica di futura
collaborazione con le grandi banche presenti sul territorio, ed in
particolare con il S.P. Banco di Napoli.
Non sfugge, però, un plausibile imbarazzo che potrebbe creare il
ritorno al credito del marchio Banco di Napoli che porta la Fondazione,
quasi lo stesso logo del Sanpaolo. La reazione del "gigante" torinese,
allo stato, non alimenta polemiche... .ma si sa, nei confronti dei
"piccoli" si ha sempre una tenera acquiescenza.
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