Nota pubblica del Centro Studi Federconsumatori. A proposito di banca del “Sud” Tutto bene a patto che si sappia sempre distinguere tra struttura e sovrastruttura. L’economia italiana, in particolare quella del Mezzogiorno d’Italia, ha bisogno di un riallineamento di struttura.
E’ ridicolo, lo dico aggiungendo un franco
“purtroppo” che il Presidente del Consiglio affidi alla
singola iniziativa d’impresa il compito di trasformare le forme e
la sostanza degli assetti produttivi del Paese. Meno finanza (rendita,
speculazione finanziaria e “strumenti di finanza creativa”)
e più produzione (ricerca, innovazione e competitività):
tutto questo dovrebbe “sorgere” spontaneamente
dall’iniziativa d’impresa o da un “patto di
cittadinanza” (Montezemolo) a prescindere dal Governo, dal
Legislatore, e dalle Istituzioni Pubbliche.
Siamo alla farsa. In questa farsa che speriamo si concluda al
più presto e senza repliche, c’è il rischio che
s’inserisca la vicenda del “bisogno di Banca del
Sud”. Dichiarazioni speciose e tardive del Vice - premier,
titoloni ad effetto sui giornali, dibattiti accesi tra gli addetti ai
lavori e non (pochi imprenditori veri – sono sempre meno - ,
sistema bancario reale assente – si pensa alle concentrazioni e
alle o. p. a. - , molti politici in cerca di protagonismo e Istituzioni
sempre più deboli finanziariamente).
Siamo chiari: nel Mezzogiorno, per quel che resta dell’economia
legale e per quanto che si potrà rilanciare a breve,
c’è bisogno di un sistema dell’intermediazione
finanziaria capace di interpretare le esigenze degli operatori
economici e dei risparmiatori; nel Mezzogiorno c’è bisogno
di “riconoscersi” all’interno di un sistema economico
e finanziario che interpreti le esigenze del territorio inteso nella
più ampia accezione del termine.
Vorrei che i protagonisti di questa discussione e i promotori
coraggiosi dell’intrapresa affrontino la questione puntando al
massimo traguardo possibile: la più ampia e condivisa
partecipazione, dalle forze dell’impresa e dalle istituzioni ai
cittadini risparmiatori e utenti dei servizi finanziari e bancari.
Per un tale obiettivo, siamo pronti a mobilitare le nostre piccole
forze e la nostra capacità (non marginale) di orientamento e di
vigilanza, apprezziamo fortemente la modestia e la consapevolezza di
uno dei più eminenti esponenti della nostra cultura economica,
come il prof. Adriano Giannola, chiamati a lavorare per
l’esperimento.
Aspettiamo con ansia, non solo scientifica e culturale, di saperne di
più. Siamo sicuri che le nostre curiosità troveranno
buoni interlocutori. Gianni de Luca Vice Presidente Nazionale
Federconsumatori Direttore del Centro Studi Nazionale Il Centro Studi
Federconsumatori ha sede a Napoli, proprio a rappresentare
l’orientamento dell’associazione ad affermare la sua
presenza e le questioni dei diritti dei consumatori e utenti nel
Mezzogiorno d’Italia.
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