Il messaggio è stato postato nella ml ddojesicilie lunedì 9 agosto 2004 - 15.44. Noi eravamo favorevoli al tentativo fatto da Maiorana per le Europee 2004, anche se è stato gestito malissimo, per esempio si sarebbe dovuto pretendere una posizione in lista almeno come numero 2.
Riteniamo doverosa la sua pubblicazione in modo che siano le parole di Maiorana stesso a spiegare le ragioni del tentativo fatto e ad illustrare le prospettive per il futuro.
La parola magica dovrebbe essere "unità", ma non riesco a convincere nessuno, tutti hanno qualcosa da ridire su tutto, si va avanti con i distinguo e con i personalismi. Il Sud è un grande paese, c'è posto per tutti, nessuno deve pensare che l'ultimo arrivista possa scalzarci.
Altrimenti non arriveremo mai da nessuna parte.
Amici meridionalisti di tutte le associazioni, di qualsiasi orientamento politico, dopo le elezioni Europee Noi Meridionali non si e' fermata ed oggi mi sento ancora piu' ottimista di quando abbiamo iniziato.
Sono convinto che ormai possiamo considerare finalmente possibile la
realizzazione di uno dei nostri obiettivi piu' importanti: la
costruzione di una forza politica indipendente per l' emancipazione
della nostra terra da una subalternita' sociale ed economica ormai
secolare.
I segnali di presa di coscienza e di volonta' di cambiamento della
nostra gente, unite alla disillusione nei confronti dei referenti
politici e culturali tradizionali, infatti, si moltiplicano di giorno
in giorno.
Il secolare rassegnato immobilismo, del nostro popolo, infatti, e'
ormai un ricordo del passato: da Scanzano a Palermo, da Melfi a L'
Aquila, e' un continuo susseguirsi di veri e propri moti di popolo che,
pur partendo da episodi specifici, portano rivendicazioni di carattere
generale per tutto il Mezzogiorno.
In tutto il Sud, nascono associazioni, comitati, centri culturali che
rappresentano, a tutti gli effetti, un vero e proprio movimento di
massa sempre piu' forte e consapevole.
Proprio per questo e' piu' che mai necessario stringere i denti,
raccogliere le energie ed impegnarsi in uno sforzo collettivo ed
unitario, abbandonando particolarismi e differenze di "colore politico"
e personali.
Fino ad oggi la promozione delle nostre istanze e' stata affidata alla
battaglia culturale per il ristabilimento della verita' storica, di qui
il sorgere di tante associazioni meritevoli di averci consegnato un
patrimonio di verita' e di cultura senza le quali nessuna possibilita'
di cambiamento e di presa di coscienza e' possibile.
Questa battaglia culturale, oggi non e' piu' sufficiente: e' urgente
intraprendere anche una battaglia politica, mirando ad occupare
posizioni strategiche di potere.
Quello che i "nostri" movimenti ed associazioni non hanno, infatti, e'
una sia pur minima posizione di forza nelle istituzioni o nei centri
del potere economico e politico.
I nostri governi, il parlamento, le istituzioni nazionali e locali
purtroppo, sono sempre più sensibili solo ai rapporti di forza,
alle pressioni delle lobbies e agli equilibri politici.
In questo contesto noi siamo stati traditi e quindi resi ancora piu'
deboli proprio da quelli che dovrebbero essere i nostri rappresentanti
che hanno usato la forza che i nostri consensi gli avevano dato solo
per curare interessi personali o per garantirsi il sostegno popolare
regalando piccoli favori come assistenzialismo che, tra l'altro, sono
stati utili per mantenere lo status quo, in quanto favorivano
atteggiamenti passivi e rinunciatari tra la nostra gente.
Purtroppo, il passaggio dalla battaglia culturale a quella politica e'
sempre stato quello piu' arduo, non solo per gli ostacoli frapposti dai
partiti tradizionali e dai vari centri di potere, timorosi di perdere
terreno.
Le difficolta' sono anche di ordine pratico: noi senza soldi e senza
potere e chi e' contro di noi in posizioni di forza e con grandi
disponibilita' economiche.
Infine ci sono anche i limiti delle forze meridionaliste: personalismi,
litigi spesso solo distruttivi, pretese di molti personaggi con un
minimo di notorieta' di essere i detentori della "verita" hanno
contribuito a far naufragare, fin ora, ogni progetto gia' sul nascere.
Questi risultati, sono convinto, non sono dovuti tanto a mala fede,
quanto, piuttosto, tipici proprio di chi e' abituato a muoversi nell'
ambito della sfera culturale ed accademica e non a muoversi nel
contesto politico in cui e' necessario un certo pragmatismo, senso e
disciplina dell' organizzazione e spesso anche il coraggio di operare
scelte e compromessi al momento dolorosi.
Continuo a credere che il primo obiettivo da perseguire sia quello di
"sfondare" politicamente e quindi di ottenere dei risultati concreti
alle elezioni, non solo per avere visibilita' ma anche per iniziare ad
organizzare quanti si dimostrano disponibili ad appoggiarci.
Per questo era necessario un inizio, disporre di un primo dato
elettorale nazionale, conoscere il peso di tutte le forze gia'
impegnate nella battaglia meridionalista.
Presentarci autonomamente alle europee non e' stato possibile, nessuno
di noi era in grado di raccogliere un numero di firme necessarie per
presentare una lista, in piu' nessuno era in grado di raccogliere un
minimo di fondi per la campagna elettorale.
Si poteva ancora rimandare ma rimandare ancora una prova elettorale
significava perdere ancora tempo, non fare mai il primo passo, arrivare
ad una prima esperienza e ad una prima "conta".
Noi abbiamo deciso di rischiare ed aprire il "fronte politico".
Ci siamo presentati in cinque candidati e complessivamente abbiamo
ottenuto 3'500 voti nelle sette regioni del Sud.
Nel risultato ha pesato molto negativamente il fatto di esserci
presentati con la Lega, una scelta dettata da un' accordo elettorale,
l' unico possibile che ci ha permesso di presentarci alle elezioni
senza dover raccogliere le firme.
Gli altri candidati del Sud, 18, a vario titolo impegnati nelle loro
realta' locali, che non erano organizzati con Noi Meridionali e che si
erano presentati con Alleanza Federalista hanno raccolto
complessivamente 36'000 voti.
Questi 18 candidati, gia' durante la campagna elettorale, hanno
espresso la loro intenzione, per il futuro, di aderire o collaborare
direttamente con Noi Meridionali.
Per la prima volta, dunque, abbiamo un vero e proprio coordinamento di
persone impegnate politicamente e un dato di partenza: una forza REALE
di circa 40'000 voti su cui contare.
Abbiamo anche imparato, a nostre spese, delle difficolta' che comporta
l' organizzazione di una forza politica e i rapporti con le altre forze
politiche.
La mia e la nostra intenzione e' di andare avanti e di non fermarci
difronte alle polemiche distruttive.
Abbiamo fatto, nel mese di luglio, una riunione a Reggio Calabria e una
a Bari, stiamo riorganizzando il sito, formando una struttura politica
vera e propria, iniziare un tesseramento.
Presto faremo analoghe iniziative nelle altre regioni.
Siamo intenzionati a presentarci col NOSTRO simbolo e con il NOSTRO
nome alle prossime elezioni di maggio giugno 2005, senza
condizionamenti e senza alleanze-rospo da ingoiare: questa volta ce la
faremo da soli!
Spero che in molti tra quanti fin ora sono stati distanti o addirittura
anche contro di noi ci aiutino, un aiuto che non va ad Enzo Maiorana o
qualcun altro ma alla nostra gente e alla nostra terra.
Capisco perfettamente sia le diffidenze sia le ragioni di chi ci ha
criticato ma non esiste percorso di liberazione senza errori e
correzioni di rotta: quello che conta e' la volonta' di andare avanti,
se questa c'e' e noi ce la stiamo mettendo tutta, non sara' difficile
imparare dagli errori e correggere la rotta ogni volta che si rendesse
necessario.
Preferisco pero' sbagliare ma agire e lottare che non azzeccarci sempre
senza costruire mai niente.
Non sono pratico di Internet e per questi messaggi mi faccio aiutare da
un parente, percio' non sono in grado di rispondere alle vostre lettere
se non raramente, sono pero' sempre disponibile per un incontro
diretto, anche telefonico con tutti.
In questi mesi ho girato le "Duesicilie" in lungo e in largo ed ho
conosciuto tanta gente: rispondete a questo appello all' indirizzo di
posta elettronica, datemi un numero di telefono e vi chiamero' per
conoscervi direttamente.
Vi aspetto con fiducia e con immenso piacere
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