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Appunti sul congresso CDS del 5 ottobre

Fiore Marro

Segretario nazionale Comitati Due Sicilie

Caserta 7 ottobre 2008 - Quello che mi preme far innanzi tutto presente in queste note, è il doveroso ringraziamento a chi ci ha preceduto ed aperto il solco della riscoperta identitaria duosiciliana, il mio tributo è indirizzato a Carlo Alianello, a Silvio Vitale, ad Angelo Manna, a Roberto Maria Selvaggi, a Lucio Barone ed ai tanti altri illustri Padri della rinascita napolitana, senza il loro prezioso contributo la giornata del 5 ottobre non sarebbe mai esistita, una citazione d’obbligo invece va a quelle associazioni che ci hanno preceduto e che hanno dato l’input ad un’idea unitaria che oggi è il punto più elevato ed importante dei Comitati Due Sicilie, unità e comunità di intenti sono i canoni  senza alcun dubbio che contraddistinguono il nostro movimento, nonostante le diversità ideologiche, nonostante le provenienze sociali, nonostante i distinguo, la forte volontà di dare una svolta alle spettanze ed alle speranze di un Sud migliore e libero  ha finalmente fatto in modo che gli aderenti al progetto CDS hanno smesso i panni dell’egocentrismo e dell’individualismo qualora gli appartenevano ponendo invece a disposizione del movimento le loro personali peculiarità, l’aria che si è respirata al congresso era fraterna , nessuna frizione, nessun scatto in avanti, il confronto e la comprensione tra gli aderenti è oramai viatico irrinunciabile per quelli che hanno sposato la causa dei Comitati Due Sicilie. A Caserta il progetto è diventato basamento.

Ciò che si è registrato a Caserta il 5 ottobre e stato l’ennesimo fatto straordinario attorno al progetto Comitati Due Sicilie, così come a Fenestrelle, così come a Pontelandolfo così a Caserta. All’ avvenimento c’era il Popolo che fu del Borbone, le facce, i sorrisi, la speranza, gli uomini della Nazione Due Sicilie innamorati della propria Terra, presenti e pronti a dare di nuovo un apporto alla Patria. 

C’era la gente delle Due Sicilie partecipe, i giovani ed i giovanissimi, le famiglie intere, i figli della diaspora meridionale. C’erano i “soldati” al congresso, i militanti,quelli simili agli Eroi di Gaeta, il sangue dei Vinti, la Terra e le lacrime del Sud, erano lì con noi, pochi fronzoli, poche chiacchiere, quel Sud meno subliminale ed “intelligente”a volte poco attento alla forma ed alle virgole ma profondamente fedele alle origini, alla tradizione, al senso di appartenenza duosiciliano,quello fedele e servo della bandiera gigliata.

Il congresso è iniziato con la presenza e l’intervento di ospiti che si sono occupati di diffondere la “Cultura” del Sud che è comunque fonte vitale dove attingere le motivazioni della nostra esistenza, un ringraziamento a tutti i relatori che si sono susseguiti dando un grande contributo al nostro congresso, un ricordo particolare per Andrea Balìa e Gerardo Zampella.

La “politica” è stata ospite del congresso a cominciare con l’intervento del  mio personale amico Giuseppe Russo come rappresentante del Comune di S.Nicola La Strada.

L’Mpa , partito che i CDS riconoscono come interlocutore principale, rappresentato da Salvatore Ronghi ed Ovidio Gadola rispettivamente vicepresidente della Regione Campania il primo ed esponente di punta del movimento di Lombardo per la Provincia di Caserta il secondo, sono stati gli ospiti graditi del popolo dei Comitati Due Sicilie.

L’invito a partecipare attivamente alla politica dell’Mpa è stato il motivo dominante dell’intervento dei due esponenti del partito di Lombardo. Apprezzato dai più le esternazioni di Salvatore Ronghi. Il nostro movimento ha ricevuto tra l’altro un’altra certificazione, dopo l’invito avuto per partecipare  alla festa dell’Mpa , cioè la considerazione  della nostra crescita e della riconosciuta esistenza del nostro movimento e del forte interesse del partito dell’Autonomie verso la nostra realtà che non può che essere motivo di orgoglio per i soci del nostro gruppo nato soli otto mesi fa.

Saremo vicini al Movimento per le Autonomie nel momento in cui le nostre proposte saranno onorate. I CDS identificano in ogni caso l’Mpa l’unico interlocutore partitico del cosmo politico.

Questo del percorso politico però non deve essere il solo motivo della nostra realtà associativa, noi dobbiamo proseguire il cammino su molti altri binari. Crescere e moltiplicare il movimento, perseguire l’indottrinamento identitario, diventare sempre di più una vera comunità, attraverso il continuo scambio di idee, progetti e stima tra i componenti della  nostra lega.

Riaffermando così tra l’altro il concetto che il nostro movimento non è un partito .

Gli iscritti al congresso hanno votato ed espresso le loro preferenze, cosa assolutamente nuova per quel che concerne l’associazionismo meridionalista, per i dirigenti che dovranno assumere l’onere e l’onore per i prossimi tre anni di condurre il movimento verso nuove mete.

I lavori sono stati condotti da Mauro Giaquinto coordinatore CDS Caserta  presidente di giornata del congresso che è stato affiancato da Nello Esposito del Comitato Due Sicilie Castellammare di Stabia e da Luigi Costantino della sezione Emilia, responsabile dello scrutinio scelto per l’occasione è stato Massimo Cuofano coordinatore dei CDS Nocera che ha avuto come collaboratori i giovani esponenti del sodalizio Stefano Lo Passo della sezione di Napoli e Angelo D’Ambra responsabile CDS per il Comprensorio Nolano.

Giuseppe Vozza è stato eletto presidente nazionale, Luca Longo della sezione romana e Davide Cristaldi dei CDS Sicilia sono stati scelti come vicepresidenti, Nicola Casale e Fiore Marro della divisione casertana sono stati selezionati come tesoriere e segretario nazionale, come presidente e consiglieri dei probiviri hanno avuto la preferenza dai soci Pietro Matrisciano CDS Caserta come presidente, i due consiglieri  che l’affiancheranno saranno Emilio Zangari segretario del Comitato Due Sicilie Lombardia ed Ezio Spina coordinatore CDS Puglia.

Sento il dovere di un ringraziamento a tutti i votanti del congresso per l’elezione “bulgara” che i soci hanno pronunciato verso la mia persona per l’incarico di segretario nazionale.

Un nuovo importante passo dunque è stato compiuto, un altro contributo per la crescita comunitaria del circolo, un momento assolutamente indispensabile per proseguire il difficile cammino verso la meta per la liberazione delle Due Sicilie.

Per terminare alcune indicazioni, citazioni e riconoscenze nei confronti di alcuni Compatrioti presenti al congresso. Una stretta di mano ed un abbraccio caloroso  agli amici di sempre, nonché  soci, presenti al congresso: Nicola Catanese,Mario Bellotti, Bruno Adinolfi, Nicola D’Auria, Cosimo de Gioia, Raffaele De Lillo, Carmine Posillipo, Antonio Riccio,Edoardo Spagnuolo, Lorenzo Milito, Gennaro Cesarano, Antonio Ondino,Diana Damiano, Italo Valente, Felice Simonelli ed ai nuovi soci conosciuti al raduno a partire da Rosario Brancato ad  Antonio Pasquino,  Giuseppe Ciaravolo, Franco Frascani, Luigi Di Bello, Bruno Palombo.

Da rammentare il bellissimo messaggio giunto al congresso dai Compatrioti dall’Australia e il saluto di Giuseppe Simonetta della sezione Caserta.

Un ringraziamento inoltre ai tanti amici ed ospiti venuti a seguire i lavori del nostro primo congresso nazionale. 

Un doveroso riconoscimento alla stoicità di Giulio Larosa coordinatore CDS Abruzzo che per esserci e votare è arrivato da Pescara per poi ripartire subito dopo avere compiuto il suo dovere.

Un atto di benevolenza alle famiglie Graniello, Dentice, Longobardi, Esposito, Palmulli, Longo e Musone che hanno dato l’idea di ciò che deve essere il progetto CDS e cioè non un associazione ma una vera Comunitas, ai Compatrioti della Terza Sicilia venuti dalla Lombardia capitanati dal presidente Mario Bellotti, dalla Toscana con il in testa il coordinatore regionale Bruno Mabilia e dall’Emilia con il capo delegazione Marco Fortunato un tributo d’onore per avere ribadito che per amore della Causa si affrontano grandi sacrifici che diventano poi esempio per dare ancora più forza al resto del movimento, ai giovani Angelo Barattolo e Davide Esposito venuti da Capri, al carissimo Alfonso Vellucci dalla provincia di Frosinone, a Vincenzo Spina dalla Puglia,Andrea Mabilia dalla Toscana   Carlo D’Auria di Caserta, Davide Torre da Napoli.

Chiedo venia se ho dimenticato qualcuno.

Un grande atto di ossequio ed un caloroso fraterno abbraccio al mio carissimo amico Pasquale Pollio che nonostante la sconvolgente perdita del suocero ha voluto in ogni caso essere presente all’apertura dei lavori, un tributo a lui per avere confermato il forte senso di appartenenza ai CDS.

Che il santo protettore dei Borbonici ci illumini. 

Forza e onore

Fiore Marro

Segretario Nazionale

Comitati Due Sicilie.


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