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Fonte:
https://insorgenzacivile.myblog.it/

Programma amministrativo per le provinciali

15 Maggio 2009

Il Movimento di Insorgenza Civile, nato alcuni anni fa sotto forma di aggregazione spontanea di persone con l’intento specifico di recuperare tradizioni, cultura e valori del Sud, si è di recente trasformato in associazione senza scopo di lucro e, infine, in un movimento politico, per realizzare, i suoi obiettivi.

Tre i valori fondanti del Movimento di Insorgenza Civile: il recupero dell’identità e la valorizzazione delle tradizioni e dei beni culturali e paesistici dei territori del Sud; la protezione e lo sviluppo della produzione locale; il recupero della verità storica in relazione alle vicende che portarono all’annessione del Regno delle Due Sicilie allo Stato italiano. Sulla scorta di questi valori il Movimento di Insorgenza Civile ha sviluppato il programma amministrativo per le elezioni 2009 alla provincia di Napoli, individuando  gli obiettivi da realizzare nell’ambito delle competenze dell’ente provinciale indicate nello Statuto, nelle norme costituzionali e di legge.

1) Storia patria, cultura, beni culturali e turismo

Il Movimento di Insorgenza Civile propone innanzitutto il recupero e la valorizzazione della storia patria, delle tradizioni locali e del turismo. Si evidenzia che la salvaguardia e la promozione della lingua napoletana, già prevista come principio fondamentale dall’articolo 4 comma 2 dello Statuto della Provincia di Napoli, non è stata attuata dall’amministrazione uscente e tantomeno dalle precedenti.

Altro intento è quello di realizzare, sviluppare e promuovere la raccolta e la codicizzazione delle leggi del Regno delle Due Sicilie e di diffondere e valorizzare la storia delle istituzioni di uno dei regni più gloriosi e antichi d’Europa. Si intende inoltre promuovere la realizzazione in lingua napoletana di opere artistiche e letterarie, di raccogliere  nonché di tradurre in napoletano informazioni istituzionali, anche mediante cartelloni informativi in lingua e doppie indicazioni toponomastiche, per il recupero delle tradizioni storiche della nazione partenopea.

Analogamente, il Movimento di Insorgenza Civile propone di valorizzare e tutelare la canzone napoletana come patrimonio non solo locale ma nazionale.

Il Movimento di Insorgenza Civile intende sviluppare un programma di interventi per la manutenzione e restauro dell’immenso patrimonio artistico e monumentale della città di Napoli e della provincia, unico al mondo per dimensioni, eccellenza ma anche degrado. In tale ambito appare primaria la riqualificazione dell’intero sistema museale, la valorizzazione del Museo di Pietrarsa e di tutti gli altri luoghi e simboli dell’antico e glorioso regno delle Due Sicilie. Infine il Movimento di Insorgenza Civile propone di far realizzare dalla Provincia di Napoli un’opera di inventariazione e catalogazione dei beni culturali inaccessibili sinora al pubblico, perché chiusi, abbandonati o inagibili.

Gli effetti benefici degli interventi in materia di protezione, tutela e valorizzazione dei beni culturali, paesaggistici e dell’intera cultura napoletana non potranno che incrementare l’afflusso turistico nell’area della provincia, attualmente ai minimi storici, e creare nuove occasioni di lavoro.

2) Servizi sociali

Il Movimento di Insorgenza Civile, evidenziando la scarsa o mancata applicazione delle disposizioni dell’articolo 11 dello Statuto della Provincia di Napoli, propone di implementare il sistema di assistenza sociale, realizzato mediante le associazioni di volontariato , le onlus ed analoghi enti senza scopo di lucro, per la promozione dei beni culturali e la formazione professionale dei giovani, tramite il finanziamento, il monitoraggio ed il censimento degli stessi enti, in un’ottica di coordinamento e sviluppo della formazione sociale. Tale obiettivo andrà a realizzarsi innanzitutto con l’istituzione di un fondo speciale da destinare a favore delle organizzazioni suddette e da distribuirsi secondo un criterio meritocratico e non clientelare.

3) Comunicazione istituzionale

Il Movimento di Insorgenza Civile ritiene insufficiente il sistema di comunicazione istituzionale applicato attualmente dalla Provincia in violazione dell’articolo 12 del suo stesso statuto. Propone pertanto di rendere realmente efficiente lo strumento di accesso ai servizi pubblici tramite web, la pubblicazione di tutte le iniziative promosse o finanziate dall’ente, anche in lingua napoletana, in applicazione del principio costituzionale della trasparenza della pubblica amministrazione. Il Movimento di Insorgenza Civile intende analogamente implementare quel processo di democrazia diretta, pur previsto dalle norme statutarie ma mai applicato (referendum, consultazione popolare, istanze, petizioni, proposte e difensore civico)che rappresentano uno strumento indispensabile per avvicinare la popolazione alle Istituzioni.

4) Ambiente e territorio

Il Movimento di Insorgenza Civile denuncia il totale abbandono e il drammatico degrado dei territori della Provincia e della Regione, delle acque, dell’aria, del mare: in sintesi, dell’ambiente. Propone pertanto di realizzare interventi massicci di difesa e bonifica dei territori e delle acque inquinate da decenni di discariche abusive come solo parzialmente evidenziato dai recenti scandali sul ciclo dei rifiuti. Propone altresì di tutelare e sviluppare il sistema delle acque minerali e termali, costituenti un immenso patrimonio paesaggistico ed ambientale delle nostre terre (a titolo meramente esemplificativo si citano l’area Flegrea, quella di Castellammare di Stabia, Agnano, Ischia). La Provincia dovrà inoltre tutelare la popolazione dall’inquinamento acustico, proponendo e realizzando interventi per la riduzione del fenomeno dannoso dell’area circostante l’aeroporto. Urgenti interventi sono indispensabili per la riduzione del medesimo fenomeno da parte dei mezzi di trasporto pubblico, il ripristino di un ambiente salubre nelle aree circostanti la tangenziale di Napoli, le strade urbane, provinciali e statali incidenti sul territorio della provincia. In seguito si provvederà anche a un inventario di tutte le fonti di emissione di sostanze inquinanti.

La tutela dell’ambiente passa anche per la tutela delle risorse geotermiche, per le quali l’ente ha altresì le competenze in tema di ricerca, sviluppo e concessioni per lo sfruttamento, nonché di vigilanza sull’applicazione delle norme di polizia mineraria.

Per ciò che concerne le risorse idriche, il Movimento di Insorgenza Civile si dice apertamente contrario alla privatizzazione delle risorse idriche del sottosuolo e del sistema delle acque pubbliche potabili e propone la realizzazione di opere anche co-finanziate per la tutela e la gestione delle risorse del sottosuolo.

Nell’ambito delle competenze sul territorio, il Movimento di Insorgenza Civile propone di avviare un controllo a tappeto sulle costruzioni pubbliche e private nelle zone sismiche a maggior rischio, con particolare attenzione all’edilizia scolastica attualmente in condizione di forte degrado, sia dal punto di vista della collocazione di tali strutture, che sotto quello della prevenzione delle calamità. Sempre nell’ambito delle competenze provinciali sull’edilizia scolastica e sull’istruzione, andranno promosse attività idonee al raggiungimento della pari dignità e della realizzazione integrale dei diritti della personalità degli alunni portatori di handicap, di disagio sociali e dei minori in genere. Tali competenze andranno dettagliate nell’ambito del piano territoriale di coordinamento provinciale. Analogamente andranno proposte e sviluppate opere di protezione civile e di educazione civica, anche in lingua napoletana.

La tutela dei parchi esistenti, con particolare attenzione a quello del Vesuvio, e l’istituzione di nuovi parchi pubblici fruibili dalla collettività, rappresentano uno degli obiettivi primari del Movimento di Insorgenza Civile.

5) Trasporti e viabilità

Il Movimento di Insorgenza Civile propone di proseguire il monitoraggio e il censimento di tutte le strade di competenza provinciale, anche proveniente dalla cessione del demanio pubblico e ripristinare le condizioni di sicurezza delle medesime sollecitando gli altri enti per quanto di loro competenza a fare altrettanto. Ciò in considerazione delle indecorose e pericolose condizioni in cui versa la maggior parte delle strade cittadine e provinciali. In seguito appare opportuno anche l’adeguamento delle tariffe di pubblicità sulle strade provinciali.

6) Sanità

Il Movimento di Insorgenza Civile si è già distinto per interventi di protesta e manifestazioni contro gli scandali sul ciclo dei rifiuti in Campania e intende riproporre in sede istituzionale la necessità di interventi più attenti in materia sanitaria. In particolare appare indispensabile il monitoraggio delle condizioni di salute dei cittadini che vivono o hanno vissuto in prossimità dei luoghi altamente inquinati, trasformati in discariche abusive a cielo aperto, nonché la verifica delle condizioni di salute di tutti coloro che sono stati o si sentano direttamente o indirettamente danneggiati dalle sostanze tossiche emesse dai cumuli di rifiuti non raccolti, giacenti per strada per diversi mesi e dati alle fiamme. Si intende porre particolare attenzione alla tutela delle condizioni igienico sanitarie degli operatori che sono intervenuti e che intervengono nell’ambito del ciclo di raccolta dei rifiuti, quali ad esempio le forze dell’ordine, gli operatori ecologici, i vigili del fuoco e tutte le categorie coinvolte nel soccorso nei periodi d’emergenza.

7) Lavoro

La tutela dell’ambiente e il suo sviluppo, per quanto di competenza della Provincia, devono essere sostenute con interventi di finanziamento delle iniziative che abbiano ad oggetto le seguenti materie. Dalla difesa del suolo, dalla bonifica dei territori, dal corretto sfruttamento delle acque minerali e termali, dalla creazione di impianti termici e nuove energie alternative e rinnovabili, dal rilancio del turismo come risorse imprescindibile, nasceranno  nuove e molteplici opportunità occupazionali per i giovani cittadini della Provincia. Dalla corretta gestione e dal nuovo sviluppo della tutela dei beni culturali nasceranno nuovi profili professionali, realizzando nel mondo del lavoro l’inserimento dei tanti giovani specializzati nel settore della tutela dei beni culturali e paesaggistici, di cui Napoli e le sue università conservano una forte tradizione.

Il Movimento di Insorgenza Civile, ben conoscendo le competenze dell’ente in materia di incentivazione e sviluppo dell’artigianato, dell’agricoltura e dell’industria, si propone di implementare le occasioni di finanziamento di tali settori in un’ottica di protezione della produzione locale, contro l’irrigidimento del sistema produttivo globalizzato, rispetto a merci provenienti da Paesi e da aree del mondo in cui l’unica motivazione della competitività è rappresentata dallo sfruttamento dell’uomo e della sua dignità.

Infine il Movimento di Insorgenza Civile propone di modificare l’articolo 46 dello Statuto della Provincia di Napoli che consente liberamente la copertura di posti vacanti di direzione delle strutture o di alta specializzazione, al di fuori della dotazione organica, mediante contratti a tempo determinato. Tale modifica appare opportuna allo scopo di restituire legalità e trasparenza al sistema delle assunzioni pubbliche recuperando il meccanismo concorsuale, più consono ad una pubblica amministrazione.

Il Movimento di Insorgenza Civile inoltre propone di limitare al minimo indispensabile l’istituzione di Aziende speciali e società miste a partecipazione pubblica, per ridurre al minimo il meccanismo vizioso delle assunzioni clientelari e in prospettiva della futura applicazione del Federalismo fiscale, che abolirà la Provincia di Napoli sostituendola col nuovo ente Città Metropolitana.

8) Espropriazioni e lavori pubblici

Il Movimento di Insorgenza Civile  si pone l’obiettivo di promuovere ed ottenere la riconversione ed il recupero delle tante aree industriali dismesse, urbane o extra-urbane prive di pregio architettonico per procedere a un nuovo risanamento delle medesime e alla trasformazione in strutture di edilizia residenziale o di gestione dei servizi sociali, pubblici e di volontariato, ovvero in spazi e parchi pubblici nell’ambito delle proprie competenze. Infine il Movimento di Insorgenza Civile propone di modificare e semplificare i meccanismi di acquisizione e destinazione dei beni sequestrati alla camorra ed alla delinquenza in genere, sempre in un’ottica di riconversione degli spazi dedicati ai servizi pubblici, parchi, musei.

9) Legalità

Il Movimento di Insorgenza Civile propone il recupero della legalità e del senso civico attraverso la diffusione di una raccolta dei principi di educazione civica, redatto anche in lingua napoletana, per diffondere e ripristinare le regole minime di convivenza civile, che includa anche una serie di regole rivolte ai pedoni.

Il Movimento di Insorgenza Civile propone inoltre l’estensione della videosorveglianza, in collegamento con le forze dell’ordine, nelle nuove zone a rischio di criminalità, in considerazione della migrazione della medesima da quelle sottoposte a maggiore controllo.

Il Movimento di Insorgenza Civile è persuaso dall’idea che vivere a Napoli e nella Provincia o nella nuova Città Metropolitana debba tornare a significare vivere bene, non esser costretti ad emigrare, in pace con la propria coscienza civile, consci dell’enorme bagaglio culturale di settecento anni di storia del Regno delle Due Sicilie.


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ORLANDO DICE' PRESIDENTE

Collegio Zona CANDIDATI
1 Napoli Crocano Carmela
2 Napoli Vincenzo Riccio
3 Napoli Giovanni Palladino
4 Napoli Anna luisa Napolitano
5 Napoli Antonio Lamberti
6 Napoli Massimo Calabrese
7 Napoli Angelo Ranieri
8 Napoli Ciro Marrazzo
9 Napoli Salvatore Branno
10 Napoli Gianluca Bozzelli
11 Napoli Enrico Piantino
12 Napoli Ciro Urciuolo
13 Napoli Marra Luigi
14 Napoli Giammarino Luigi (detto Gino)
15 Napoli Carmine Ippolito
16 Napoli Vincenzo Fumo
17 Acerra Antimo Ceparano
18 Afragola Michele Turizio
19 Arzano Carmen Bonomo
20 Boscoreale Marcello Tucci
21 Caivano Mafalda Insigne
22 Casoria Annalisa Fucito
23 Castellammare Avano Antonio
24 Ercolano Avano Antonio
25 Frattamaggiore Vincenzo Cimino
26 Giugliano ANTONIO COSTANZO
27 Gragnano Vincenza Pelella
28 Ischia Salvatore Penne
29 Marigliano Davide D'Angelo
30 Marano Mario Gallo
31 Mugnano Raffaela Palladino
32 Nola Mario Caruso
33 Poggiomarino Piccioni Stefano
34 Pomigliano Gennaro Alfiero
35 Pompei Gennaro Ioimo
36 Portici Anna Avano
37 Pozzuoli Massimo Sorrentino
38 Quarto Antonio Napolitano
39San Giorgio a CremanoGiuliano Falanga
40 Sant'antimo Alessandro Calvo
41 Somma Vesuviana Bizzarro Giuseppe
42 Sorrento Rachele Tizzano
43 Torre annunziata Iadaresta Annamaria
44 Torre del Greco Gaudino Michele
45 Volla Gustavo Miele






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