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Fonte:
https://comitatiduesicilie.org/

GUARDIAMO IN ALTO

Censure e critiche sterili, polemiche e contraddizioni, possono forse fermare il corso della storia? Non ci si rende conto che la storia cammina, e che non si può restare seduti, “cetra alla mano”, sui fiumi della nostra Babilonia, a rimpiangere la Patria perduta, la terra promessa.

I problemi restano, i nostri giovani chiedono una risposta e soluzioni vere, dall’alto si continua a decidere le sorti del sud; e noi cosa vogliamo fare?

La nostra idea resta una Nazione, e come tale bisogna guardare al bene della Nazione stessa e del popolo meridionale. Oggi, come già è stato espresso precedentemente, lo MPA sembra, nonostante la difficoltà di trovarvi persone che non ispirano o diversità di linguaggio o idee, che sia l’unica alternativa politica che parla al sud e di autonomia del sud, quindi che possa difendere in parte la nostra causa. Certamente tutto è ancora da costruire. Ma non si costruisce stando a guardare.

Sarebbe bello che anche in altre parti politiche si potesse parlare della nostra storia.

Intanto a quel Congresso la nostra bandiera ha trovato posto, e i nostri libri sono stati presi e guardati con grande interesse, la nostra voce è stata ascoltata… se la base è pronta ad ascoltarci, perché non dovrebbero farlo i “capi”? Tutto dipende da noi.

Certamente certa sinistra e certa destra che noi ben conosciamo continua a ridere sulla nostra storia, e continua a tenere per miti quelli che noi consideriamo immondizia.

Sta a noi saperci porre in quel contesto, come in altri se ci sono possibilità.

È stato per me entusiasmante sentire menzionato l’indimenticabile Angelo Manna. Una voce nel deserto, ma una voce coraggiosa che ha scritto la storia. Non ha avuto paura di metterci la faccia, di sporcarsi, pur di difendere la Nazione Napolitana. E quello che oggi si va compiendo è anche frutto di questo profeta, come di tanti altri profeti, che pur prendendo “mazzate” hanno difeso la loro Patria Meridionale.

Chi non risica non rosica. È tempo ormai di muoversi, di costruire la nostra speranza.

Ecco allora che io insisto, nella speranza che anche gli altri gruppi meridionalisti e neoborbonici o duosiciliani, accolgano la sfida, e insisto con noi dei Comitati… non possiamo fermarci solamente alle commemorazioni e alle manifestazioni coreografiche, ma bisogna, dico ed insisto, bisogna creare scuole di formazione socio-politico, dove, senza personalismi e esibizionismo, chi vuole, e sente la necessità di creare questa Nazione, con serietà scientifica e culturale, deve formare le nuove generazioni ad una storia veritiera, all’impegno socio-economico e politico a favore del sud. Bisogna guardare ad un futuro di unità culturale e politica dei nostri gruppi, senza farci una “guerra” assurda, che non fa altro che favorire il nemico comune.

Ho già accennato altrove alla metafora di san Basilio… si vive un tempo difficile, in un mare in tempesta dove le navi, sballottate dal vento, sono l’una contro l’altra. Tutti contro tutti.

È tempo, ormai, di dare un sterzata alle nostre navi, è il tempo favorevole della nostra riscossa.

In questa crisi generale, della politica, della società, della cultura, dell’economia, dove la contraddizione e le divisioni di quest’italietta da operetta di ultima serie sono sempre più in vista, noi con la nostra serietà sociale e politica, culturale e spirituale, possiamo essere i restauratori della nostra vera e unica Nazione.

Aspetto una risposta su questa volontà…

Intanto saluto e dico grazie al carissimo Fiore Marro, per tutto quello che fa, per la sua buona volontà, tenacia e grande intelligenza con la quale opera per la nostra Nazione delle Due Sicilie. Seppure non gli sono mancate “mazzate” e “critiche”, se non pure “calunnie”, non si è arreso nel portare avanti un progetto, che non fosse personale (seppure lui personalmente poteva spianarsi la strada politica), ma che diventasse progetto per la Nazione. E dico grazie a tutti quelli che con abnegazione e buona volontà, mettendoci faccia, tempo e impegno, sono parte viva della nostra Nazione.

Tutti siamo chiamati a costruire il nostro futuro…. Guardiamo in alto, e alle polemiche passiamo oltre.

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