Nino Gernone
Cari conterranei,
tra le mille idee che i nostri LIliana e Ciccio Urso amplificano nel sito unico www.libreriaeditriceurso.com riprendo e ripropongo quella dell'introduzione del dialetto nelle scuole meridionali.
Non è questione facile, ma sono convinto che i tanti insegnanti elementari sanno già come evitare i lacci e lacciuoli burocratici e far sì che molti suoni, parole uniche che fanno parte del nostro patrimonio non vengano dimenticate: è una ricchezza che va preservata.
Dobbiamo all'insegnante Palmieri Angelo questo Progetto, magari sul sito di Ciccio - in Agorà il Forum aperto a tutti - ognuno potrà contribuire a comunicarci la propria idea e esperienza.
E' anche in cantiere un vocabolario meridionale, città per città
paese per paese che vedrà partecipare tutti quanti, ma ne riparleremo.
Un saluto e un rinnovato augurio di buon anno. sg
Destinatari : alunni della Scuola dell'infanzia e del 1°
e 2 ° ciclo della Scuola elementare
Ideazione e redazione del progetto: Ins Palmeri Angelo
"Conoscere il dialetto è possedere lo strumento per capire
il mondo da cui siamo venuti e in cui siamo ancora immersi, non per limitare
il nostro orizzonte, ma, al contrario, per collocare i fatti della nostra
storia particolare nel quadro più ampio della storia e della cultura
nazionale ed europea che è fatta di tanti contributi particolari
che lentamente si sono aggregati e stanno ancora aggregandosi" ( T.De
Mauro-M.Lodi)
IGNAZIO BUTTITTA
I nostri alunni sono portatori di un bilinguismo inconsapevole modulato
su due registri: l'italiano e il dialetto siciliano, vicendevolmente in
contaminazione tanto che nei loro scritti e testi si nota la presenza di
un italiano regionale e di un dialetto italianizzato.
Una scuola aperta al territorio non può ignorare che il dialetto
è il mezzo linguistico con il quale si tramandano i dati culturali
di base ed è testimonianza vissuta della costruzione stratificata
dell'identità comunitaria ed individuale. Il dialetto è ,pertanto,
la rappresentazione del complesso di esperienze esistenziali e sociali del
popolo che lavora e produce mentre i ragazzi portano a scuola i loro problemi
concreti e la loro ansia espressiva che sovente trovano la barriera di due
strutture linguistiche non sempre concordanti. Gran parte degli errori grammaticali
e sintattici che caratterizzano le comunicazioni, soprattutto scritte, dei
nostri alunni, sono dovuti alla " presenza" del dialetto, delle
sue strutture viventi dentro la lingua italiana scritta più che parlata
dagli alunni.
Queste contraddizioni scompaiono ,quando ,attraverso lo studio comparato
i ragazzi scoprono che dialetto siciliano e lingua italiana sono due lingue
diverse, con due strutture diverse che ,conosciute, possono essere utilizzate
correttamente.
Accrescere i livelli di possesso delle capacità linguistiche degli
alunni potenziando la capacità di raffrontare lessico e strutture
sintattiche del linguaggio formale con il linguaggio colloquiale indagato,
anche, nelle connessioni culturali e storiche.
Educazione linguistica : Arricchimento del patrimonio lessicale e della
conoscenza delle strutture grammaticali e sintattiche della lingua italiana
e del dialetto siciliano. Approcci al patrimonio letterario colto e popolare
del dialetto siciliano.
Educazione storica : Conoscenza, in una struttura a larghe maglie, della
storia della Sicilia,della sua evoluzione sociale,economica e culturale.
Educazione geografica : Capacità di decodificare carte geografiche
anche storiche della Sicilia per individuare zone amministrative , le aree
di differenziazione del dialetto siciliano, insediamenti linguistici diversi.
Educazione all'immagine : Potenziamento della capacità espressiva
attraverso attività grafiche finalizzate ad illustrare storie , tradizioni,
giuochi.
Educazione sociale : Riscoperta di giuochi fanciulleschi appartenenti alla
tradizione siciliana e alle loro regole comportamentali individuali e di
gruppo.
1. Approcci alla letteratura popolare e colta siciliana tramite ricerche,
raccolte,attività di drammatizzazione di
· Filastrocche
· Nenie
· Indovinelli e dubbi
· Poesie popolari e colte
· Novelle popolari e colte.
2. Conoscenza di vocaboli siciliani raffrontati con vocaboli italiani (
e possibilmente di altre lingue : francese,spagnolo ) per coglierne differenze
e somiglianze.
3. Conoscenza delle strutture grammaticali essenziali del dialetto siciliano
raffrontate alle corrispondenti strutture della lingua italiana.
4. Conoscenza di tradizioni popolari legate alle festività. alle
attività lavorative stagionali,ai giuochi fanciulleschi.
5. Conoscenza delle principali periodizzazioni della storia della Sicilia
· Periodo greco-romano
· Periodo bizantino
· Periodo arabo
· Periodo normanno
· Periodo svevo
· Periodo spagnolo
· Periodo risorgimentale
6 Individuazione ,nelle carte geografiche,e storiche,
della Sicilia delle aree amministrative, di differenziazione dialettale
,delle aree di insediamento dei
dialetti lombardo e albanese.
7. Disegni di carte geografiche storiche della Sicilia, di monumenti e
illustrazione, con la tecnica dei fumetti, di episodi salienti della storia
della Sicilia.
8. Ricostruzione di ambienti di gioco di gruppo fanciulleschi e intuizione
delle regole da rispettare.
Scuola dell'Infanzia - 1° e 2° ciclo Scuola elementare
· Filastrocche,nenie, canti legati ai giuochi fanciulleschi possono
essere ricercate nella " raccolta amplissima di canti popolari e siciliani
" di Lionardo Vigo, nei volumi sugli "Usi e costumi del popolo
siciliano "di G. Pitrè, nella raccolta di Corrado Avolio che
riporta poesie raccolte anche ad Avola e nel volume della Bonincontro Cagliola
che riporta canti popolari del popolo avolese . Il tutto specificato nella
bibliografia.
· Poesie popolari legate alle ricorrenze religiose, ai lavori stagionali
possono essere ricercate nei due volumi dei " Canti popolari siciliani
" e negli " Usi e costumi del popolo siciliano " del Pitrè
, nel volume " Costumi ed usanze dei contadini di Sicilia" di
Salomone Marino, e nei "Canti popolari di Noto" di Corrado Avolio.
· Indovinelli, dubbi, scioglilingua nell'omonimo volume del Pitrè
ma anche di altri autori che riportano traduzioni, commenti in lingua italiana.
Nel volume " L'antico carnevale della contea di Modica" del barone
Serafino Amabile Guastella è possibile riscontrare indovinelli, dubbi
dell'area iblea. Il tutto specificato nella bibliografia
· Novelle, novelline per i più piccoli, favole e leggende
nei volumi " "Fiabe e leggende popolari siciliane" di G.
Pitrè. Novelline annotate dal Pitrè con traduzioni di autori
siciliani in lingua italiana. Per le leggende storiche è preferibile
consultare il volume delle leggende popolari siciliane del Salomone Marino.
· Proverbi, dubbi, niminagghi nei volumi omonimi del Pitrè
ma anche di altri autori ,indicati in bibliografia, che riportano traduzioni
in lingua italiana
· Vocaboli, modi di dire, proverbi, giuochi del territorio di Siracusa
nell'opera di Salvatore Rovella " Come parlavano i Siracusani cent'anni
fa "
· Le "FAVOLE" dell' Abate G. Meli e le poesie tratte dalla
" Centona " di Martoglio sono adatte ad attività di drammatizzazione.
Le "Favole" possono essere illustrate con disegni e didascalie
in siciliano-
· Poesie di tradizione popolare ma di autori avolesi con forti venature
di denuncia sociale possono essere tratte dai volumi di poesie di Gaetano
Alia e Nino Andolina
· Le carte geografiche storiche della Sicilia si trovano in diverse
raccolte cartografiche ma anche sparse in diversi volumi di storia della
Sicilia Il "Saggio di toponomastica siciliana di C. Avolio riporta
toponimi del territorio di Noto e Avola. Toponomastica del territorio siracusano
nell'opera del Rovella.
· La " Storia di Avola" dell'autore avolese G. Gubernale
riporta una utilizzabile sintesi dei vari periodi storici della Sicilia
. Una Storia della Sicilia a fumetti con particolare sottolineatura delle
sue caratteristiche socio-economiche è quella realizzata da A. Mangiafico
e che, con adatta strumentazione multimediale, può essere utilizzata
didatticamente.
Il progetto fa riferimento alla proposta didattica avanzata dal linguisti
Professori Tullio De Mauro e Mario Lodi nel volume "Lingua e dialetti".
Tutti gli alunni hanno già esperienza, a livello diverso, della
lingua siciliana come lingua diffusa nell'ambiente extrascolastico o addirittura
come lingua usata preferenzialmente nel proprio ambiente familiare. Sarà
bene , pertanto, accertare , in fase preliminare, i livelli di possesso
delle capacità linguistiche degli alunni effettuando una diagnosi
d'ambiente relativamente al loro retroterra linguistico. Tramite approcci
diretti ( scuola dell'infanzia) o utilizzando semplici questionari sarà
possibile avere un quadro d'insieme della situazione linguistica della sezione
o della classe. Al termine dell'indagine gli insegnanti dovrebbero riepilogare
le osservazioni e le risultanze dell'indagine in uno schema simile a quello
sotto riportato
In via puramente indicativa si ricorda che il Monitoraggio ( i dati sono
riferibili al solo plesso
.) effettuato lo scorso anno scolastico
ha dato i seguenti risultati: Il 25,2 % parla soltanto l'italiano, il 10%
parla soltanto il dialetto siciliano, il 64,4 % parla entrambe le lingue.
Filastrocche, ninne-nanne, indovinelli, scioglilingua potranno essere raccolte nell'ambiente invitando i bambini a farle trascrivere dai loro genitori o nonni. Saranno integrati da altro materiale raccolto dagli insegnanti e sempre dalla tradizione orale popolare e verranno proposti " nel momento in cui c'è la motivazione ".
Filastrocche e canti del natale, di carnevale o legate a particolari esperienze
dell'avvicendamento stagionale quali la raccolta di foglie secche, l'osservazione
degli alberi, il risveglio della natura, osservazioni di animali ,eccetera.
A tutte le cose, agli elementi contenuti nei disegni e nelle varie attività
grafiche si attribuirà il nome italiano e il nome in lingua siciliana.
I bambini coglieranno, così, somiglianze e differenze e pia piano
opereranno un recupero funzionale della lingua siciliana perché comprenderanno
che " quelle piccole e strane poesie nella lingua dei nonni servono
anche a loro in diverse occasioni: per giocare insieme, per avvicinarsi
alla natura e parlare con i suoi personaggi, per imparare com'è fatto
il corpo e per dare senso ritmico alle manifestazioni di affetto di cui
hanno spesso bisogno i piccoli " ( DE Mauro -Lodi op.cit. )
Ai bambini si racconteranno fiabe e favole in lingua siciliana tratte dalla
tradizione popolare o dalla letteratura colta.Le novelline raccolte dal
Pitrè o le fiabe rielaborate in versi dall'Abate Meli sono adattissime
alla bisogna. Bisogna ,però, più che leggerle, recitarle bene.
In queste occasioni si può invitare qualche specialista operante
nel territorio.
Il criterio della comparazione del dialetto siciliano con la lingua italiana
e , se possibile, con altre lingue, sarà l'asse portante del lavoro
che impegnerà gli alunni del secondo ciclo.
Il confronto dovrà mettere in evidenza:
1. le differenze lessicali
2. le differenze grammaticali
Si seguirà la metodologia della ricerca o sul campo ( ambiente familiare
o prossimo ) e nei testi presenti nella Biblioteca Comunale e che la bibliografia
indica.
I ragazzi trascriveranno i testi nella versione siciliana confrontandoli
con i corrispondenti testi della versione italiana. Successivamente saranno
confrontati i vocaboli, le diverse forme grammaticali e sintattiche.
Un esempio:
Al termine dell'itinerario, dopo le numerose ricerche e i relativi raffronti,
gli alunni dovrebbero essere in grado di elencare e definire le peculiari
forme grammaticali e sintattiche del dialetto siciliano. In questo lavoro
di graduale e progressiva codificazione delle regole gli insegnanti potranno
seguire i suggerimenti offerti loro dai seguenti testi:
· Grammatica siciliana di G. Pitrè
· Introduzione allo studio del dialetto siciliano di Corrado Avolio
Sarà opportuno porre particolare attenzione all'ortografia e alle
sostanziali differenze di trascrizione dei testi in base alle metodologie
seguite dagli autori e alle diverse aree dialettali in cui sono state raccolte.
Anche per gli alunni del secondo ciclo sarà bene far leva nella
motivazione per spronare alla ricerca. Le diverse ricorrenze festive e religiose
offriranno un ottimo spunto per raccogliere canti, proverbi ( ma anche la
curiosità per giochi e canti giocosi della tradizione locale il cui
ricordo non è del tutto spento ) che , a loro volta, rimandano a
usi e costumi, vissuti ormai inconsapevolmente, ma la cui origine può
essere facilmente rintracciata. Proverbi, espressioni, modi di dire, a loro
volta, rimandano a situazioni sociali particolari che s'inscrivono in determinati
contesti storico-culturali. Prendendo spunto da questi richiami o da ricerche
specifiche successive alla lettura di qualche leggenda popolare,contenete
richiami a situazioni storiche, ( Le leggende del Vespro ad esempio, o della
baronessa di Carini o su tesori sepolti dagli arabi ) sarà possibile
indirizzare l'interesse degli alunni verso gli accadimenti storici della
Sicilia e realizzare con loro degli schemi a larghe maglie della grande
storia della Nostra Regione. Gli alunni apprenderanno , così, che
il dialetto siciliano è stato la forma viva in cui il popolo ha espresso
passioni politico-sociali e affetti domestici.
La storia della Sicilia potrà essere ricostruita anche tramite disegni,
fumetti con didascalie, raccolte di immagini relativi al patrimonio artistico
dei diversi periodi storici. Didascalie e commenti saranno trascritti in
dialetto siciliano.
La storia lascia, poi, le sue tracce anche nell'ambiente. Una semplice
ricerca sui toponimi, contigui all'area urbana, rivelerà le tracce
del passaggio di Greci, Arabi , Normanni e di altri popoli che hanno avuto
un duraturo rapporto con la Nostra isola. La decodificazione di carte geografiche,
possibilmente storiche, della Sicilia orienterà gli alunni a localizzare
aree storiche quali siti di famose battaglie; aree amministrative quali
la Val Demone, la Val di Noto,la Val di Mazzara; aree di diffusione di dialetti
diversi quali il lombardo, l'albanese.
1. Tullio De Mauro , Mario Lodi "Lingua e dialetti" Editori Riuniti
2. A. Varvàro ," Lingua e storia in Sicilia" Editore Sellerio
3. L Bucato ,"La lingua siciliana, origini e storia" La Via Palermo
4. G. Pitrè, " Grammatica siciliana" Editore Sellerio Palermo
5. C. Avolio, " Introduzione allo studio del dialetto siciliano "
Ed. Regione siciliana
6. G. Piccitto, " Elementi di ortografia siciliana "
7. C. De Gregorio, " Saggio di fonetica siciliana " Forni editore
8. C. Avolio ," Saggio di toponomastica siciliana " Edizioni dell'
Ariete Siracusa
9. G. Gioeni, " Saggio di etimologie siciliane "
10. Traina ," Vocabolarietto delle voci siciliane dissimili dalle italiane"
Palermo 1888 Ristampa anastatica.
11. Scavezzo," Dizionario del parlar siciliano"edizioni kronos
12. S. Rovella ," Come parlavano i Siracusani cent'anni fa " Siracusa
studi letterari e filologici
13. S. Attanasio, " Parole di Sicilia " Ed. Mursia
14. G. Pitrè, "Canti popolari siciliani " Ed. varie
15. L.Vigo ," Raccolta amplissima di canti popolari siciliani"
16. G. Pitrè, "Proverbi popolari siciliani" Ed.varie
17. G. Pitrè," Novelline popolari siciliane tradotte da S. Addamo,
G. Bonaviri, V. Consolo , L. Sciascia " Ed. Sellerio
18. F. Consolo ," Proverbi siciliani commentati " ed. Il Vespro
19. G. Pitrè ," Indovinelli, dubbi, scioglilingua del popolo
siciliano " Forni editore
20. S. Marino ," Canti polari siciliani " forni editore
21. E. Zuppardo ,"Miniminagghi siciliani "Ed . greco Catania
22. S. Marino ,"Leggende popolari siciliane " Ed Forni
23. C. Avolio ," Canti polari di Noto" Ed. regione siciliana
24. A. Bonincontro Cagliola ," Canti polari in Sicilia" Ed. propria.
(Copia del libro trovasi presso la Biblioteca comunale di Noto).
25. G. Meli, " Le favole 2 Ed. Flaccovio
26. G. Meli, " Opere complete " Ed. Il Vespro
27. N Martoglio ,"Centona" Ed . Varie
28. S. Andolina ( poeta popolare avolese) " Lamentu di popolu "
Ed. Propria
29. G.Alia ( poeta avolese in dialetto siciliano) " "L'ora del
popolo" Ed. propria
30. A. Mngiafico " Sicilia : storia di una colonia ( storia a fumetti
della Sicilia ) Ed Ottaviano
31. A. Mngiafico " Brigante o emigrante" ( storia sociale a fumetti
della Sicilia ) Ed. Ottaviano
"LA STORIA PROIBITA" Intervista a Carmine Crocco Donatello
Monologo di Carmine Crocco Donatello
Stralcio di un articolo pubblicato nel 1992 su "Il Calendario del Popolo"
Il Sud e l'Unità d'Italia (9. La Sicilia)
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