Ancora una volta Ken Loach con il film 'Un bacio appassionato' ('A Fond Kiss' in originale) si dimostra tra i maggiori e più acuti osservatori della realtà contemporanea.
L'opera del cineasta inglese è sempre stata d'attenta analisi
della complessità della Storia e mai banale, indottrinata.
Si vide e si constatò la sua onestà di ricerca quando
girò il film sulla guerra civile spagnola, analizzando la
divisione tra gli antifascisti e gli attacchi che gli anarchici
subirono dai comunisti stalinisti, pur se tutti si aveva un nemico
comune nel nazifascismo, e s'ebbe una gran perdita con la morte di
Camillo Berneri, intellettuale di gran prestigio e onestà che fu
trucidato barbaramente con un suo compagno dagli stalinisti, in accordo
con i repubblicani comandati da Randolfo Pacciardi (che con Togliatti e
il gruppo dirigente comunista in Spagna ne portano la
responsabilità politica).
Tra l'altro dell'anarchico Berneri, allievo stimatissimo di Salvemini,
non esiste a tutt'oggi una edizione completa dell'opera di studio e
impegno, e il leader anarchico tenne proprio pochi giorni prima di
essere ammazzato un discorso nobile sulla morte di Antonio Gramsci
nelle carceri fasciste.
Ken Loach non ha visto nemmeno in faccia a nessuno quando ha narrato con la macchina da presa dei muratori, dei disoccupati, dei ferrovieri, delle periferie dei giovani semplicemente mostrando le cose per quel che accadono (basta far ciò per essere rivoluzionari...), con la crisi di rappresentanza del mondo dei lavoratori, i sindacati spesso legati al padronato e formati da ex-lavoratori spesso imboscati per sfuggire ai turni e alla durezza del mondo subalterno, la complessità delle periferie.
In questo suo ultimo lavoro ci fa condividere la storia di un musulmano
pakistano emigrato, che vive la sua storia d'amore con un'insegnante
irlandese cattolica. Il ragazzo deve liberarsi dal controllo e dai
condizionamenti familiari che lo obbligano ad un matrimonio con una sua
cugina, l'insegnante dall'ipocrisia del mondo cattolico della scuola in
cui insegna.
In Loach i dialoghi, le riprese, gli attori vivono e partecipano la
direzione magistrale della storia che denuncia le difficoltà di
una società multietnica, l'unico neo è per noi un finale
un po' da lieto fine: 'due cuori e una capanna' ma la capanna
solitamente nella vita crolla...
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