Eleaml


Fonte:
https://www.neoborbonici.it/

COMUNICATO STAMPA MOVIMENTO NEOBORBONICO

La notizia dell’arresto del principe ereditario dei Savoia, Vittorio Emanuele IV, per ordine della procura di Potenza non può lasciare indifferenti i Neoborbonici.


Il nome dell’arrestato e la provenienza dell’ordine di cattura evocano immediatamente  una sorta di nemesi storica perché il discendente diretto dell’usurpatore del Regno delle Due Sicilie viene umiliato dal luogo dove più veemente fu la reazione popolare chiamata “brigantaggio”.


Senza voler entrare assolutamente nel merito delle presenti accuse, ricordiamo solo che questa è la seconda volta che scattano le manette per l’augusto sabaudo e che un altro tassello sull’ effettiva identità della real casata piemontese è stato provvidenzialmente incastrato.


Stamani sul quotidiano di Feltri abbiamo letto la pacata dichiarazione di Salvatore Lanza, segretario del Movimento Neoborbonico, che dimostra quanto noi meridionali sappiamo essere attenti alle garanzie giuridiche anche a favore dei discendenti di una casata che nel Sud dimostrò di non sapere cosa esse fossero, utilizzando per un decennio stato d’assedio, processi sommari e fucilazioni di contadini inermi come strumento per imporre la pax piemontese.

Per quanto ci riguarda, coi constatiamo che ieri a Berlino c'era un giudice. Ci auguriamo che anche oggi a Berlino ci sia un giudice. In nome di quelle garanzie processuali che furono negate ai nostri contadini fra il 1860 e il 1870, decennio in cui – nelle nostre contrade – ci furono decine di migliaia di morti (qualcuno dice centinaia di migliaia, non se ne conosce il numero e non lo si vuol conoscere).




Ci viene segnalato dagli amici del Movimento Neoborbonico che le dichiarazioni di Lanza sono apparse anche sulla Gazzetta del Mezzogiorno di oggi.



Fonte:

Gazzetta del Mezzogiorno del 17/06

Neoborbonici: buon sangue non mente
Ma le accuse vanno comunque provate

ROMA "Se dovessero essere accertati i reati dei quali è accusato Vittorio Emanuele di Savoia, sarebbe confermato per l’ennesima volta lo “stile sabaudo”: del resto buon sangue non mente".


E’ quanto afferma Salvatore Lanza, segretario nazionale del Movimento Neoborbonico, da sempre in polemica con casa Savoia.


In passato Lanza aveva organizzato una manifestazione per opporsi alla visita della famiglia sabauda al duomo di Napoli: "Oggi come allora il nostro contrasto con i Savoia rimane, ma siamo gentiluomini e per quell’umanità che ci contraddistingue non vogliamo essere giustizialisti e “sparare sulla Croce Rossa”. Le accuse, pesantissime, vanno accertate, e occorre aspettare un processo per esprimere i giudizi".


Ma secondo il leader neoborbonico "l’intervento di Emanuele Filiberto al Tg5 è stato fuori luogo e i toni minacciosi nei confronti del pm di Potenza davvero inaccettabili. Meglio avrebbe fatto a scegliere un altro profilo e rimettersi al corso processuale, usando maggiore cautela: l’attacco al giudice Woodcock indica tracotanza e imbarazzante caduta di stile".










Torna su





Ai sensi della legge n.62 del 7 marzo 2001 il presente sito non costituisce testata giornalistica.
Eleaml viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale e del web@master.