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Gent.mo Dott. Cazzullo

Spett.le Redazione  "Io donna", Milano,

con preghiera di inoltrare al

Dott. Aldo Cazzullo

 

Gent.mo Dott. Cazzullo,

mi permetto di confutare alcune sue legittime opinioni, espresse su “Io donna” del 10 settembre 2011:

-“Sarebbe bello che qualche verso e qualche lacrima fossero riservati anche alle donne dei patrioti che fecero l’Italia e restituirono agli italiani una patria”.

-“Io credo che sarebbe bello anche vedere versare qualche lacrima per i martiri di Casalduni, di Pontelandolfo, di Civitella del Tronto, di Bronte, di Gaeta, massacrati dai “liberatori” piemontesi agli ordini di criminali di guerra e macellai pre-nazisti come Enrico Cialdini, Giuseppe Govone, Manfredo Fanti, Pietro Fumel e tanti altri fratelli d’Italia e amici del Sud.

Una patria l’avevamo, e loro, gli stranieri francopadanopiemontesi ce l’hanno tolta.

Ma poi, quali sarebbero queste eroine che fecero l’Italia: la camorrista e tenutaria di bordello Marianna De Crescenzo? Le escort (oggi si dice così), che operavano nel suo lupanare a San Giovanni a Teduccio, “Rosa ‘a pazza”, Luisella a lume ‘e iuorno”, detta così perchè amava incontrare i clienti in una stanza dove le candele erano sempre accese, Nannarella quatto renare”, detta così perchè con quattro spiccioli accontentava tutti, vecchi e bambini, nordici e sudici, tutte pazze per il tombeur de femmes, il Dittatore -come avava farsi chiamare- Don! Giuseppe Garibaldi?

E i patrioti chi sarebbero: gli uomini della “onorata società” come Michele ‘o Chiazziere, specializzato in ritiro delle tangenti degli ambulanti di piazza, Tore ‘e Crescienzo il mammasantissima della camorra napoletana -fratello della nobildonna signorina Marianna- che insieme al trasformista doppiogiochista e traditore Don! Liborio Romano andarono ad accogliere (con tutte le eroine peripatetiche ben scollacciatte, ‘mprofumate e ingioiellate, il Duce Don! Giuseppe Garibaldi, che da Salerno giunse comodamente a Napoli in una carrozza di lusso della “ferroviucola” dei Borbone?”

“...il vero danno è’ l’idea che i mali del Sud siano colpe di altri italiani.....ingannano il Sud costruendo un mito falso e consolatorio di un’età dell’oro interrotta dalla conquista da parte del Nord”

“I danni del Sud non sono colpe di “altri italiani”, ma di un popolo straniero: i piemontesi. Ed è inutile insistere su quel che eravamo. Eravamo quel che eravamo e nessuno vi aveva chiamati a “salvarci”, se non i picciotti della mafia siciliana e i camorristi della camorra napoletana. Stop.

Non siamo venuti noi ad occupare proditoriamente il Piemonte!

Età dell’oro o del bronzo, è ormai storicamente conclamato che il Regno delle Due Sicilie era la Svezia e il Piemonte il Burundi. La Civiltà era a Napoli, la Barbarie a Torino. Stop.

Nessun mito, né falso, né consolatorio: quella che Lei chiama la conquista (la conquista!!!, se lo dice Lei!) da parte del Nord fu per la precisione solo e semplicemente una feroce e belluina aggressione armata di stampo colonialistico imperialistico da parte della vorace nascente borghesia capitalistica francopadanopiemontese. Non occorre consultare Marx per scoprire che il Sud era per il Piemonte di allora ciò che furono poi, per i Savoia del XX Secolo, la Libia, l’Eritrea, la Somalia, la Grecia, l’Abissinia, l’Albania: territori di conquista per la espansione del loro mercato capitalistico.

Le colpe di quegli stranieri calati dal Nord come gli Unni ci furono e furono gravissime e imperdonabili. I nemici del Sud di ieri furono gli aggressori francopadanopiemontesi; quelli di oggi sono i negazionisti come Lei! I meridionali hanno il dovere morale di dire la verità su quella che tutte le potenze europee definirono, sdegnate, una mattanza, un genocidio, una guerra di sterminio, un crimine contro l’umanità, una guerra di pulizia etnica.

Nazisti! Per dieci lunghissimi massacranti anni, gli invasori francopadanopiemontesi hanno devastato, incendiato e depredato tutto ciò che c’era da depredare. Non hanno avuto misericordia per nessuno: come i nazisti e peggio dei nazisti hanno fatto scempio delle carni di vecchi e bambini, hanno stuprato centinaia di fanciulle sotto gli occhi atterriti dei genitori, hanno impiccato, decapitato, fucilato, oltraggiato e mutilato a colpi di baionetta i corpi degli oppositori che chiamarono briganti.

La documentazione in tal senso è debordante. Se ne faccia una ragione, Dott. Cazzullo.

“... sparando balle pazzesche tipo i 24 mila... soldati borbonici sepolti nella calce viva nel forte di Fenestrelle... in realtà i detenuti furono in tutto poco più di un migliaio... “

“E già, poco più di un migliaio di sporchi terroni. Cosa vuole che contino un migliaio di “beduini africani”, come ci definivano i pacifisti alla Cialdini? E quanti furono esattamente, Dott. Cazzullo? Ce lo dica Lei. E ci spieghi: qual’era il trattamento riservato a questi fortunati ospiti della fortezza di Fenestrelle? La dica la verità: Fenestrelle era un ameno Centro Benessere gestito dalla Congregazione per la Salvezza della Terronia, guidata dal Capo della Protezione Civile Enrico Cialdini, il quale accoglieva misericordiosamente quella plebaglia, teppaglia e marmaglia borbonica sottoponendola ad accurate visite mediche con particolare riferimento al pertugio anale;

poi li sottoponeva a rigorosa dieta per liberarli dalla nota e fastidiosa pinguedine dei terroni, offrendo loro una ricca scodella settimanale di escrementi francopadanosavoiardopiemontesi d.o.c.;

poi gli faceva -sempre grauitamente, con un fondo appositamente allestito dal re “galantuomo”- le saune giornaliere, esponendoli nudi alla temperatura di 20 gradi sotto zero;

infine, una bel sonnellino -eterno- nella calce viva.

Evviva l’Italia unita e affratellata calabro-piemontese!

Insomma. Dott. Cazzullo, non è mai stato sfiorato dal dubbio che il vero sparatore di “balle pazzesche” sia Lei, come quando in Tv, da Serena Dandini, ha sparato la sua effervescente cazzullata inventando il mito di ducecento!!! eroine che fecero l’Italia?”.

“Juri Bossuto che ha studiato il caso ha trovato notizia di 4 decessi...”

“Ha studiato il caso! E chi è questo valente studioso? Glielo dico io: uno studente che ha svolto una tesina sul caso Fenestrelle, ben caldeggiata e propagandata dalla Redazione Piemontese de “La Republicca. A lui e al giornale in esame ho inviato una lettera nella quale confutavo l’approccio rudimentale, approssimativo e superficiale delle sue argomentazioni. Naturalmente nessuna risposta.

E per concludere:

“L’unità d’Italia non è avvenuta su basi di uguaglianza, ma come egemonia del Nord sul Mezzogiorno, nel rapporto territoriale città-campagna. Cioè, il Nord concretamente era una “piovra” che si è arricchita a spese del Sud e il suo incremento economico-industriale è stato in rapporto diretto con l’impoverimento dell’economia e dell’agricoltura meridionale...

...Lo Stato italiano (leggasi sabaudo) è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l’Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono di infamare col marchio di briganti”.

Dott. Cazzulo, è Antonio Gramsci! Anche lui reazionario, conservatore oscurantista neo borbonico? Anche lui sparatore di “balle pazzesche”?

E Gaetano Salvemini? E Guido Dorso? E Giustino Fortunato? E Nicola Zitara? Tutti filo borbonici retrogradi, destrorsi e neo nostalgici?

Dott. Cazzullo, dovete farvene una ragione: non potete più nascondere la Verità. E’ finita per i negazionisti. La Verità oggi vola libera su internet e nessuno potrà mai più occultarla. E’ internet, bellezza!

Io non lo so se i neoborbonici dicono bugie. So per certo, Dott. Cazzullo, che la vostra, quella che voi occupanti abusivi del Sud, voi vetero e neosavoiardi somministrate da 150 anni è l’Enciclopedia della Menzogna e che nessuno di voi, mai in nessun caso e per nessuno motivo, accetta un confronto serio, scientifico, ragionato e documentato con i veri storici del “Risorgimento” che potrebbero ridicolizzarvi. Questa la dice lunga sulla vostra lunga coda di paglia. Avete mentito e continuate a mentire spudoratamente. Il vostro Eroe dei vari mondi, il pacifista ghandiano, non violento e parasocialista Garibaldi, nelle sue memorie, nel 1874, dopo aver -finalmente!- realizzato che era stato una marionetta nelle mani dei suoi pupari, lo “Statista” e il “Galantuomo” scrisse:

“Quando i posteri esamineranno gli atti del governo e del Parlamento italiano durante il risorgimento, vi troveranno cose da cloaca”.

Cose da cloaca! Dott. Cazzullo!

E questa volta ci aveva azzeccato!

Distinti saluti.

Dott.Antonio Grano

[email protected]

www.antoniograno.it

15 settembre 2011








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