Tutti insieme per un mondo peggiore, mi sembra!
E´gia´insopportabile Bossi, non cominciate anche voi.
Cordialita´ da Verona.
Ah, Del Boca non è l'ultimo arrivato: è il presidente dell'Ordine dei Giornalisti.
Questo non cancella le tue perplessità, che sono legittime e devono far riflettere - anche noi, ovviamente.
A titolo personale posso solo dirti che mentre Bossi non ha alcun motivo per fare l'insopportanbile in quanto il Nord è diventato ricco e prospero grazie ai Savoia (altro che Roma ladrona!) NOI MERIDIONALI di motivi per fare gli insopportabili ne abbiamo e tanti.
Torna a trovarci, non siamo per il dialogo a tutto campo.
Non cerca l'effetto facile per piacere a tutti i costi. Cuono
Gaglione è pittore di intelligenza metafisica. I suoi lavori si
portano dentro il tormento e la fatica di una terra straordinaria che
sembra sempre troppo bella per essere valorizzata.
L'arancione richiama i tramonti infuocati che si vedono in riva al mare quando il sole si tuffa nelle acque agitate degli orizzonti.
Il giallo ripropone le spighe di grano che si fanno bionde nelle
campagne dell'entroterra. Il marrone viene dalle zolle di terra matura,
aperte dagli aratri e – quasi – ferite ma già disposte a
ricevere i semi da far fruttificare.
Infine il rosso. Il rosso è quello del sangue che i
meridionali hanno dovuto versare per non venire meno alla loro
dignità.
Squartati, massacrati, offesi, torturati, crocefissi, impiccati.
Una strage che è anche un'offesa perchè non è
stata pianificata da un esercito straniero (cosa disdicevole ma
comprensibile) ma dai "fratelli liberatori" – i piemontesi dei Savoia –
scesi con l'aria di unificare un paese e risoltisi a propagandare
progresso e modernità a schioppettate. I "fratelli liberati" si
sono trovati sotto il tallone di connazionali colonizzatori: avidi,
spietati, insensibili, lontani dalla cultura e dalla comprensione di
questa gente.
Il rosso di Cuono Gaglione si porta dentro la sofferenza e il
dispetto di un popolo ingannato e deluso. E nel rosso tenta di
riproporre una memoria strabica che – sembra – si ricorda di qualche
brano di storia ma dimentica tutto il resto: sì a Calatafimi, a
Castelfidardo, a Volturno ma no – chissà perché – a
Gaeta, Messina, Civitella del Tronto.
Pittura che gronda simboli, impegnata, risoluta nello stile e di
esplicita denuncia. Un pittore del Sud.
Lorenzo Del Boca
________________________________________________________________________________
L'unità truffaldina, Nicola Zitara (liberamente scaricabile in formato HTML o RTF)
Il Sud e l'unità d'Italia, Giuseppe Ressa e Alfonso Grasso (e-book)
La Storia Proibita - Quando i Piemontesi invasero il Sud - Autori Vari, Edizioni Controcorrente, Napoli 2001
Il Mezzogiorno e l'unità d'Italia, Carlo Scarfoglio, Parenti Firenze
L'Unità d'Italia: nascita di una colonia, Nicola Zitara
Tutta l'ègalitè, Nicola Zitara, estratto dalla rivista Separatismo
Memorie di quand'ero italiano, Nicola Zitara
Contro la questione meridionale, Capecelatro-Carlo, Savelli, Roma
L'unità d'Italia: guerra contadina e nascita del sottosviluppo del Sud, M. R. Cutrufelli, Bertani Editore, Verona
Il proletariato esterno, Nicola Zitara, Jaca Book, Milano
Reggio Calabria rivolta e strumentalizzazione, L. Satriani, Edizioni Qualecultura, Vibo Valentia
Stato e sottosviluppo, Bravo Serafini, Feltrinelli Editore, Milano
PCI e contadini nel Mezzogiorno, S. G. Tarrow, Einaudi Torinoù
La conquista del Sud, Carlo Alianello, Rusconi Editore
I Savoia e il massacro del Sud, Antonio Ciano, Grandmelò
I panni sporchi dei Mille, Angela Pellicciari:(Liberal Edizioni)
Ai sensi della legge n.62
del 7 marzo 2001 il presente sito non costituisce testata giornalistica.
Eleaml viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale e
del web@master.