Perché dopo cento-cinquanta anni di forzata unità nazionale non siamo ancora una vera nazione???
Provate a dare a questa domanda una risposta onesta e non di parte; io non ci sono ancora riuscito.
Non siano una vera nazione forse perché non è stato il popolo a volere l'unità dell'Italia ma la smisurata avidità di un piccolo regno, che ha regalato ai suoi sudditi morte, fame e umiliazioni di ogni genere.
La repubblica non ha fatto di meglio, e le differenze tra il ricco Nord e il Sud negli anni della ricostruzione post bellica (quante giovani vite spezzate per una folle corsa verso l'impossibile) sono aumentate diventando a volte insostenibili.
Le campagne svuotate e i braccianti inviati come bestie a lavorare nelle fabbriche del nord, costretti a vivere in città ostili e in condizioni a volte inumane.
Grazie al lavoro di queste persone, esseri umani e non bestie, i signori del Nord si sono arricchiti.
Poi un ripensamento e i ricchi Signori del Nord impiantano nel Sud fabbriche a volte inutili (gruppo SIR Rovelli in Sardegna, Sicilia e Calabria; le fabbriche Fiat in Campania; l'Eternit in Sicilia e altre che ora non ricordo) ma la carità è pelosa, utilizzano gli sgravi fiscali per produrre al Sud con costi notevolmente minori, quanto poi rivenderanno al Nord e all'estero.
Quando gli sgravi fiscali e previdenziali finiscono, le fabbriche per incanto svaniscono.
Anche questo è colonialismo; a Genova hanno fatto anche di peggio spogliando la nostra città di tutto o quasi il tessuto industriale; ci è rimasto il porto e il mare e qualche azienda che non ha ancora deciso di trasferirsi nel vicino e ricco Piemonte; ancora una volta i sudditi dei Savoia ci rubano qualcosa.
Vi voglio solo ricordare, e concludo, che la libertà si ottiene sempre con il sangue, il sudore e le lacrime; i popoli che non lottano non la otterranno mai.
Forse è questo il motivo perché da cento-cinquanta anni siamo ancora uniti???
Forse il vero federalismo è la risposta a un insensato separatismo.
Raffaele Olivieri
Ai
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