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Atlantide - appunti di viaggio (Zenone di Elea)

Messaggi postati 
nel forum di Terra e Libertà


Inserito da Zitara il - 22 Luglio 2005    22:36:59

Da quasi cinquant'anni che rifletto sui problemi della nostra gente, ed ho studiato con grande interesse le risposte che hanno dato i governi italiani da una parte e i meridionalisti dall'altra a questi problemi, arrivando alla conclusione che il tema centrale è uno solo ed è rappresentato dalla mancanza di lavoro. 

Partiamo da questo tema e colleghamolo con centocinquant'anni di politica italiana, lo stato italiano ha risolto il problema del lavoro e quindi dell'occupazione in due terzi del paese mentre non ha dato una risposta al terzo meridionale del paese il quale continua a vivere il problema della mancanza di lavoro. 

Ora cosa c'entra lo stato con la mancanza di lavoro? 

Sebbene noi viviamo in una economia in cui le imprese sono principalmente o essenzialmentre private la direzione dell'economia rimane nelle mani dello stato.  Questo non solo in Italia ma ovunque nel mondo.

Persino paesi molto avanti nel sistema dell'iniziativa privata sono economicamente diretti dai governi centrali.  Lo stato italiano è perfettamente consapevole del fatto che creare lavoro al sud significa togliere qualcosa delle risorse che assegna al nord. 

Non ha la forza di fare questo per cui il sud si trova ad avere più che uno stato proprio nell'italia, uno stato nemico. In conclusione il problema centrale delle popolazioni meridionali è costituito dalla esigenza di avere un proprio stato.  I settentrionali non sono nè belli nè brutti, sono come noi e noi siamo come loro.  Le differenze tra noi e loro stanno proprio nel fatto che loro hanno lo stato e noi no.

Inserito da Zitara il - 23 Luglio 2005    22:02:51

Due risposte, anzi tre.


1) Sono un povero fesso, e non sono maestro di niente. Sono Zitara e basta.


2) Come si arriva all’indipendenza? Per secessione del parlamento. Le ipotesi sono due: o saranno gli altri parlamentari a cacciare a calci quello schifo di deputati filomafiosi che noi mandiamo a Roma, o saranno loro stessi a rendersi conto che non hanno perduto la faccia.


3) La lotta parte dai comuni e con l’elezione di consiglieri comunali di protesta. Sarà la lotta degli onesti contro la disonestà pubblica. Le proclamazioni di patriottismo meridionale non servono, dobbiamo respingere i Majorana che girano per il Sud. Abbiamo bisogno di portare la politica alla virtù,


4) Dal comune non si sale alla provincia, alla regione al parlamento. A meno che il candidato non firmi delle cambiali per l’importo dell’indennità parlamentare a favore dei suoi elettori o dei club che li rappresentano.


5) Il progetto del partito è stato battezzato il 4 settembre 2004, di fronte alle Ferriere di Mongiana.

Basta scorrere

"https://www.eleaml.org/nicola/politica/parte_mls.html"
https://www.eleaml.org/nicola/politica/mongiana.html"

Inserito a firma di Nino Gernone il - 24 Luglio 2005 :  19:54:06

Spero che la tua presenza in Calabria e l'incontro diretto con Zitara apporti - ma di questo sono sicuro - nuove idee e stimoli a quel che noi in piena libertà organizziamo per la nostra gente e la nostra Terra.

Si chiacchierava al cell.re giorni fa di un Forum che potreste dal paese di Zitara attivare oggi o domani, naturalmente coinvolgendo tutte le intelligenze disponibili a fare ancora una volta il punto della situazione. Da parte mia utilizzo il mezzo che posso per confermarvi che è fondalmente in tutti i modi sentirsi e confrontarsi.

Non ci sono soluzioni facili e rapide ma unicamente una lenta e decisa presa di coscienza che tutto dipende dal Sud, senza entrare in quei meccanismi ripetitivi mentali di vittimismo, salvatori, giudici eccc... Non servono a nulla.

Occorre, lo ripeto da anni, partire da quel che si crea nei tanti gruppi locali che iniziano a prendere coscienza della realtà che vivono, delle influenze internazionali e nazionali e che pur ramificati in piu' regioni del Sud, si confrontino sulle comuni cose da fare: comprare e viaggiare al sud, valorizzare le energie disponibili, occupare spazi sui siti, sui cartacei, sui mass-media che contrastino la cultura dominante che ci colonizza culturamente-politicamente-economicamente eccc..

I tentativi sono vari, qualche tv di quartiere, un cartaceo come Il Brigante che media tutti i movimenti non ingabbiati dai partiti nazionali e dai poteri forti (almeno si spera ci si riesca), i siti che sempre piu' hanno nuovi lettori curiosi di un linguaggio e contenuti di un Sud ribelle con un patriottismo non retorico,mille iniziative ecc..

I pericoli sono tanti, si stanno manifestando i camaleonti che cavalcano quel che noi abbiamo seminato per legarsi ai dominatori e ai padroni che vogliono che il Sud e i subalterni non si autogovernino. La stessa mafia e le organizzazioni criminali che hanno fatto comodo alla nazione Italia hanno cercato e cercano nel disegno di una macroregione Sud fortemente voluta dal basso, dai quartieri-paesi-città uno strumento per contrastare i poteri partitocratici nazionali naturalmente strumentalizzando una reale partecipazione-responsabilità diffusa a largo raggio.

Noi per adesso possiamo smascherare le burocrazie partitocratiche meridionali e nazionali, continuare in un processo di crescita culturale e creativa, far nascere se lo vorranno giovani del Sud che sfidino le catene della Storia a loro preparate...

ciao Nino Gernone

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