IL NEGAZIONISMO RISORGIMENTALE
Gent.mo Dott. Lerner,
ho seguito con attenzione la Sua trasmissione di ieri 7 marzo
sull’unità d’Italia. Fino all’ultimo momento ho atteso che dalla Sua
bocca uscisse una sola parola di misericordia per i miserabili di
Terronia massacrati negli anni Sessanta del XIX Secolo dalle truppe dei
colonizzatori piemontesi.
Lei è ebreo.
Lei si indigna (e con Lei tutti gli uomini di buona volontà) contro Ahmadinejad, teorico del negazionismo.
Un ebreo negazionista è ancor più inquietante.
Tutto il mondo si è inchinato, commosso e inorridito, di fronte alla mattanza degli ebrei operata dai nazisti tedeschi.
Nessuno, mai, ha sentito il bisogno di versare una lacrima sui martiri di Terronia.
Perchè?
Un milione di morti, trucidati a colpi di baionetta, sventrati,
fucilati dai “liberatori” savoiardi. Vecchi, donne, bambini, sgozzati
sol perchè colpevoli di essere stati partoriti a Sud del Garigliano.
Rappresaglie, saccheggi, incendi, devastazioni, stupri.
Noi fummo per Vittorio Emanuele II e per Cavour ciò che voi foste per Hitler.
Voi ebrei.
Noi terroni.
E quindi, come predicava il boia Cialdini, “beduini africani” da
sterminare. Oggi i suoi eredi leghisti ci chiamano neger. E invocano
l’Etna e il Vesuvio.
Centinaia di fanciulle stuprate, non di rado sotto gli occhi atterriti
dei genitori, umili contadini lucani o calabresi. 50 mila oppositori
deportati nei lager savoiardi di S. Maurizio Canavese, Alessandria, nel
forte di S. Benigno in Genova, a Milano, a Bergamo, a Forte di Priamar,
a Parma, a Modena, a Bologna, e dulcis in fundo in Fenestrelle, dove
quei martiri morivano di fame, di stenti, di torture e alla fine
venivani sciolti nella calce viva.
E i crani dei fucilati venivano portati al pre-nazista Cesare Lombroso
il quale emetteva la diagnosi: “terrone e quindi geneticamente
predisposto per la devianza sociale”.
Lei, da ebreo, non sente il bisogno di manifestare affinchè a Torino
sia chiuso il museo di Cesare Lombroso dove sono esposti al ludibrio
dei visitatori le teste mozzate dei “briganti”? Perchè non dedica una
trasmissione a quello scempio?
Cosa farebbe se edificasero un museo con esposti al ludibrio delle
genti le carcasse macilenti degli ebrei massacrati da nazisti?
Li chiamarono briganti. Furono oppositori, insorti, ribelli, rivoluzionari e partigiani.
Ma erano terroni: non meritano pietà.
Dachau, Bergen Belsen, Buchenwakd, Birkenau suscitano orrore.
Fenestrelle no.
Perchè?
Forse gli ebrei sono morti di serie “A” e i terroni sono morti di serie “B”?
Himmler, Priebke, Goebbles, Göring e gli altri criminali nazisti furono processati e condannati per crimini contro l’umanità.
Cialdini, Bixio, Govone, Fumel, Negri, Solaroli, Fanti, Della Rocca,
Crema. Pinelli, Pallavicini, i massacratori savoiardi che si sono resi
responsabili delle stragi di Messina, Civitella del Tronto,
Roccamondolfi, Casalduni, non meritano un processo?
Gli ebrei hanno meritato Norimberga. I terroni no.
Perchè?
Tutti conoscono la strage di Marzabotto. Nessuno parla mai della strage di Gaeta.
Perchè?
Fu mattanza. Fu genocidio. Fu crimine contro l’umanità. Fu pulizia etnica.
I Suoi morti, Dott. Lerner, gli ebrei, hanno avuto giustizia. Sono stati “vendicati” dalla Storia, ad onta dei negazionisti.
Le anime e i corpi straziati dei terroni massacrati dai franco
piemontesi del Re “galantuomo” vagano ancora, dopo 150 anni, alla
disperata ricerca di giustizia, di Verità.
E per quanto mi riguarda, di vendetta!
Ma è certo che il Giudizio della Storia, quando saranno squarciate le tenebre del negazionismo, si farà.
Solo allora, finalmente i nostri morti riposeranno in pace.
Distinti saluti.
Antonio Grano
Dottore in Scienze Sociali e terrone.
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