NOTIZIE INTERNENapoli 18 maggio.Oggi S. M. il Re N. S. ha preseduto al Consiglio di Stato. Mentre il Real Governo co' più generosi e perseveranti sforzi e con la minima effusion di sangue era riuscito a sedar la rivolta in Sicilia, un atto di flagrante pirateria veniva consumato il di 11 di questo mese, mercè lo sbarco di gente armata alla marina di Marsala siccome annunziammo col Supplemento al numero 106 di questo Giornale, secondo i primi dispacci pervenutici telegraficamente. Esteriori rapporti han chiarito esser la banda disbarcata di circa ottocento e comandata da Garibaldi. Appena que’ filibustieri ebbero preso terra, evitarono con ogni cura lo sconto delle Reali Truppe, dirigendosi, per quanto ci vien riferito, o Castelvetrano, minacciando i pacifici cittadini e non risparmiando rapine, incendi e devastazioni di ogni sorta pe’ comuni da loro attraversati. Ingrossatisi ne’ primi quattro giorni della loro scorreria con gente da loro armata o profusamente pagata, si spinsero a Calatafimi. Risaputo ciò in Alcamo il Brigadiere Lindi, la sera stessa di quel giorno, quantunque alla testa di forze molto minori, mosso ad affrontare quelle masnade, che nello scontro vivo od ostinato, soffrirono gravi perdite fra morti e feriti. Esse furono battute al grido di Viva il Re, scacciate ed inseguite fino alle montagne nelle quali ricovraronsi; od il prelodato Brigadiere stabilì in Calatafimi il suo quartier generale. Corn’egli ebbe poi avuto notizia che la gente da lui fugala, nor ignara che la città di Alcamo, appena uscitene le Reali Truppe, avea alzato il vessillo della rivolta, e che lo stesso avean fatto i facinorosi abitanti di Partenico, mosse a quella volta, e manomise con immenso valore slancio irresistibile le masnade che occupavano que’ comuni. In Partenico segnatamente la gente di Garibaldi attaccata alla bajonetta con impeto straordinario da una parte dell8° Cacciatori ed una parte de' Carabinieri a piedi ebbe perdite gravissime. Quivi un Uffiziale superiore, che un prigioniero asserisce essere o il colonnello Bixio o il figlio dello stesso Garibaldi, mentre teneva la bandiera nelle mani ed incuorava la sua gente fu trafitto con un colpo di bajonetta da un giovine soldato dell’8° Cacciatori, il quale venne all'istante promosso a 2 sorgente. Quel la bandiera ed il cavallo dell'ucciso rimasero in potere de' vincitori. Dopo due giorni di gloriosi combattimenti la colonna del Brigadiere Landi rientrava a Palermo, ognuno de' suoi componenti con la coscienza si aver valorosamente adempito a’ propri doveri. |
NOTIZIE INTERNENapoli 23 maggio.Recenti ragguagli giunti da Palermo annunciavano che il giorno 20 del corrente mese una Colonna composta da truppe leggiere muoveva da quella città per attaccare i rivoltosi nella posizione che non lungi da Monreale occupavano. Posteriori notizie a nei pervenute narrano che la détta Colonna, attaccati valorosamente e battuti i rivoltosi stessi, fra i quali rimase ucciso uno de’ Capi, un tal Rosolino Pilo, li ha costretti ad abbandonare con grave perdita la loro posizione di S. Martino, e senza cessare d’incalzarli, arrivava dopo un secondo glorioso combattimento, in Partinico, donde si disponeva a muovere per continuare ad inseguirli. Ci attendiamo ben presto ulteriori ragguagli, che saremo premurosi di pubblicare. |
Marsala
-
fotografia panoramica
gigante calotipica
eseguita a bordo della Nave Lombardo prima della sbarco. La foto è tratta dal sito: https://www.grifasi-sicilia.com/ |
Ai
sensi della legge n.62
del 7 marzo 2001 il presente sito non costituisce testata giornalistica.
Eleaml viene aggiornato secondo la disponibilità del
materiale e
del web@master.